Insegnare gli stili sani di vita entra nelle materie di studio del “Curie”
Pergine. Con una sorta di “stark force” , tra gennaio e aprile del 2020, il Marie Curie attiverà progetti innovativi ed eventi che avranno come riferimento il buon comportamento e i sani stili di...
Pergine. Con una sorta di “stark force” , tra gennaio e aprile del 2020, il Marie Curie attiverà progetti innovativi ed eventi che avranno come riferimento il buon comportamento e i sani stili di vita. Questa iniziativa è scaturita dalla necessità di intervenire sulle conseguenze della digitalizzazione che ormai pervade tutti gli aspetti della vita quotidiana. Nell’annunciare le nuove proposte, la direzione della scuola precisa che “Si vuole intervenire sullo sviluppo e le capacità cognitive delle nuove generazioni da un lato e dall'altro l'azione di comportamenti patologici o devianti tramite la rete che, per via di alcune sue caratteristiche, ne accentua la nocività. Le conseguenze strettamente cognitive dell'esposizione alla rete non sono calcolabili, ma i fatti di cronaca anche tragici, a causa di un uso persecutorio di social network e chat danno l’idea del contrasto tra le possibilità offerte dalla tecnologia ed un'utenza, giovanile e non, impreparata a gestire il carico emotivo di una comunicazione onnipresente”. Si parla ancora una volta di cyberbullismo, bullismo, dipendenza da videogiochi, cattivi stili di vita alimentari che hanno raggiunto livelli allarmanti; ma anche di genitori in difficoltà a gestire questi fenomeni. Da qui le iniziative in risposta a questi problemi, attraverso il lavoro svolto dalla dirigente Elina Massimo con il suo staff: Sebastiano Libri (figura strumentale alla salute), Marina Stenghel (animatrice digitale e referente dell’alternanza scuola lavoro) e gli altri docenti che collaborano alla Commissione Salute.
Il Curie ha già alle spalle specifici riconoscimenti provinciali e nazionali e certificazioni (Scuola che promuove salute, Dislessia Amica, Digital Family) e proporrà quindi il progetto “Educazione civica digitale” per contrastare il cyberbullismo: maggior consapevolezza nei “nativi digitali” sull’utilizzo delle nuove tecnologie in riferimento alla reale esperienza personale vissuta dai ragazzi; ma anche un lavoro inter-generazionale per creare ponti comunicativi tra genitori, figli e insegnanti. Poi lo Sportello del benessere (novità assoluta nel panorama scolastico). Sarà dentro l’istituto e soprattutto permanente di consulenza medica riguardante stili di vita e alimentazione. Il percorso è rivolto agli studenti, ai genitori e agli insegnanti.
Infine, un corso di aggiornamento di tutto il personale della scuola su "Tecniche di respirazione ed esercizi di rilassamento" rivolto al “benessere”.
Con queste nuove proposte che coinvolgeranno anche gli Istituti Comprensivi della rete, il “Curie” vuole ulteriormente essere punto di riferimento per tutto il territorio perginese. R.G.