In 1.500 alla sagra di S. Apollonia
Castel Ivano, l’edizione 413 della festa di Spera ha fatto ancora una volta il pieno
CASTEL IVANO. Un successo la sagra di S. Apollonia a Spera. La festa, che ha raggiunto lo storico traguardo delle 413 edizioni, ha animato la frazione nell'ultimo fine settimana. Un appuntamento che, in occasione dell'apertura dei tradizionali volti, richiama moltissime persone dall'intera valle e coinvolge tutti gli abitanti di Spera. Proprio quest'ultimo è un elemento che caratterizza questa sagra: il 9 febbraio a Spera si sta a casa e si fa festa per il paese, indipendentemente che si tratti di un giorno lavorativo o festivo. Quest'anno la data è caduta di sabato e ciò ha contribuito ad un maggior successo di visitatori. «Spera ha 600 abitanti, in occasione di S. Apollonia arriviamo a 1.500 ma quest'anno abbiamo raddoppiato, c'è stato il pienone», spiega il sindaco Alberto Vesco. Non ci sono ingressi quindi è difficile calcolare quante persone siano arrivate, ma le immagini delle vie e piazze gremite rendono bene l'idea. La festa è iniziata venerdì sera con la musica ed è proseguita sabato mattina con il campanò e la messa concelebrata dal parroco don Claudio Leoni, da don Francesco Micheli e dall'arcivescovo emerito Luigi Bressan. Nell'occasione è stata inaugurata in canonica la mostra fotografica per i 60 anni di sacerdozio di don Francesco, parroco in pensione nativo di Scurelle e collaboratore di don Claudio nella gestione delle otto parrocchie dell'Unità Pastorale Madonna di Loreto. Una mostra curata dal Coro Giovanile, che è anche l'organizzatore della sagra, in cui si ripercorre la vita ecclesiale del sacerdote che il 20 febbraio festeggerà i 60 anni di sacerdozio. Al termine della celebrazione il "Giro dei Volti" organizzato come sempre dal Comitato Sant'Apollonia con l'apertura dei cinque volti: cantine messe a disposizione dai privati che hanno offerto ai visitatori vino, affettati, tonco de ponteselo, polenta, goulasch, crostoli e straboi fino a sera. La sagra si è chiusa domenica tra ottima cucina e buona musica. «Una festa del paese che dimostra l'attaccamento dei sperati al proprio paese. A rattristare il clima la prematura scomparsa, proprio nella giornata di sabato, di una giovane mamma. Spera si è mostrata unita e vicina al dolore dei famigliari, lunedì al funerale c'era tutto il paese. Anche questo significa saper essere comunità», conclude il sindaco. (m.c.)