Il berretto a sonagli sul palco del Comunale 

La stagione di prosa riparte domani con il classico testo di Luigi Pirandello. E sabato ancora teatro


di Gianluca Filippi


PERGINE . Dopo la pausa natalizia torna a vivere il Teatro di Pergine, sebbene con il cinema non si sia mai fermato.

Domani alle 20.45 il cartellone della Stagione Comune di Pergine proporrà “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, per la regia di Sebastiano Lo Monaco. «Ci sono classici che, quando vengono riproposti, prendono una nuova vita. Il sortilegio è dato dal loro incontro-scontro con la realtà del nuovo tempo. Il berretto a sonagli compie 100 anni, a contare la versione in siciliano di Angelo Musco», racconta la compagnia Sicilia Teatro. «I protagonisti della commedia sono tutti usciti dalla scena della vita reale. Si potrebbe dire che resta in vita chi neanche fisicamente si vede nella commedia di cui pure è un protagonista, il Cavaliere. Il potere del Cavaliere che pesa su tutti i personaggi della commedia si è certo trasfigurato, ma continua a dettare un gioco, condiziona ancora. Anche il Nuovo Cavaliere impedisce, fa negare l’esistente, spinge a corrompere la ricerca della verità, si insinua, pervade e si afferma».

Il cinema proporrà invece quello che sta diventando un fenomeno al botteghino: “Bohemian Rhapsody”, in programma venerdì alle 17 e alle 20.45, con replica domenica alle 20. Il film di Bryan Singer vede protagonista un credibile Rami Malek nei panni di Freddie Mercury, anzi Farrokh Bulsara, il nome che aveva quando viveva con i genitori. Contrastato dal padre, che lo vorrebbe allineato alla tradizione e alle origini parsi, vive soprattutto per la musica che scrive nelle pause lavorative. Dopo aver convinto Brian May (chitarrista) e Roger Taylor (batterista) a ingaggiarlo con la sua verve e la sua capacità vocale, l'avventura comincia. Insieme a John Deacon (bassista) diventano i Queen e infilano la gloria malgrado (e per) le intemperanze e le erranze del loro leader: l'ultimo dio del rock and roll.

Spazio nuovamente al teatro sabato, con un nuovo appuntamento di Stage&Chip alle 20.45. In programma “La Locandiera - Esprit de pomme de terre” liberamente ispirato a La Locandiera di Carlo Goldoni, scritto da Andrea Saitta, che lo dirige. La coproduzione ariaTeatro, Compagnia dell’Arpa, TeatroE, Compagnia Décalé è stata vincitrice del premio internazionale di regia “Fantasio” 2017. Il lavoro si concentra soprattutto su due aspetti: il passaggio dalla commedia dell’arte al dramma borghese che Goldoni inizia con La Locandiera, quindi la profondità dei personaggi che non sono più legati all’improvvisazione e allo stereotipo delle maschere, ma iniziano ad avere una psicologia e un percorso emotivo, e la sfida di rappresentare il testo partendo dal corpo inserendo il mimo, la danza e il clown teatrale.

La cornice per i più piccoli si riempirà domenica alle 16, con la proiezione di “Otzi e il mistero del tempo” di Gabriele Pignotta. E’ la storia di Kip, che ha undici anni e ha da poco perso la mamma, archeologa con una grande passione per i misteri del passato. Il padre ha deciso di voltare pagina e trasferirsi con il figlio a Dublino, ma Kip non vuole lasciare il Sud Tirolo dove è cresciuto e dove vivono i suoi due migliori amici, Elmer ed Anna, che si autodefiniscono "cacciatori di tesori". E il passato verrà inaspettatamente in suo soccorso: la mummia Ötzi, custodita nel Museo Archeologico dell'Alto Adige di Bolzano, viene rubata da una strega dai capelli bianchi, Gelica, che vuole resuscitarla per carpirne un importante segreto. E poiché la mamma di Kip ha comunicato a suo figlio la passione per Ötzi e il suo mistero, sarà proprio il ragazzino il primo ad accorgersi che la mummia è tornata in vita e a comunicare con lei.

Infine, nell’ambito del cartellonen di Effetto Festival, lunedì prossimo il cinema proporrà “Menocchio”, alle 20.45. La pellicola, di Alberto Fasulo, racconta la straordinaria storia di Domenico Scandella detto Menocchio, mugnaio che alla fine del Cinquecento affrontò il tribunale della Santa Inquisizione difendendo le proprie teorie eretiche sulla natura di Dio e sulla Chiesa di Roma.

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