Centro storico, sei fioriere primo passo per abbellirlo
La novità. Prima azione del Comune in risposta alle lamentele dei commercianti sullo stato di abbandono di strade, vicoli e piazze. L’accusa: «Non c’è più il piacere di passeggiare in città»
Pergin.e Sei fioriere nuove e la probabile sostituzione di qualche altra perché corrose è la risposta alla richiesta di abbellire il centro storico di Pergine. Due in via Crivelli a ridosso dei cassonetti, due in via Roma, due in vicolo delle Garberie (lato ex Cavalletto). Erano stati i commercianti del Copi a far presente la situazione di abbandono delle vie storiche e dei problemi di degrado che le assillano da tempo: vie squallide, per mancanza di arredi e pavimentazioni distrutte, e quindi poco attrattive. «Non c’è più il piacere di passeggiare in centro», era stato anche detto.
Le questioni aperte
Nel recente incontro con l’assessore provinciale Roberto Failoni (presente anche l’assessore comunale Sergio Paoli) erano emerse puntuali problematiche. Come la minaccia delle nuove aree commerciali di via Paludi che metterebbe in ginocchio ulteriormente il centro storico, ma anche l’eloquente contrasto (in via Pennella) tra il Palazzo Chimelli (tornato a splendere con le sue attività di ristoro e ricettive) e l’edificio storico dell’ex Albergo Cavalletto (posto di fronte) in stato di completo degrado e pure transennato per pericolo di crolli. E non è certamente la prima volta. Già in passato, infatti, si era intervenuto per analoghe emergenze. L’edificio è poi invischiato anche in vicende giudiziarie oltre che di tutela in quanto dichiarati bene culturale. Sulla facciata campeggia un enorme telo con la scritta vendesi. Da anni è in queste condizioni. Le richieste per un suo possibile utilizzo (almeno nella parte ex albergo, in quanto quella d’angolo è casa privata disabitata) erano tutte indirizzate al commercio: botteghe attraverso un piano guida (15 anni fa). Poi tutto si è fermato. Il problema era stato sottoposto a Failoni. «Cercherò una soluzione e ci vedremo in ottobre», aveva detto al proposito l’assessore provinciale.
Il problema strade
L’ultimo radicale intervento risale al 2001 con il recupero di ampi tratti di vie, angoli e vicoli storici (Campi, Garberie...). Da quegli anni, gli scavi per posare sottoservizi non si contano e negli ultimi tempi, a volte non sono stati ripristinati: larghi rattoppi costellano le vie principali da anni. La risposta di Paoli: «Interverremo nel 2020».
La posizione del Copi
La voce di Nadia Delugan (responsabile del Copi) non è mancata in questo frangente. La descrizione della situazione è anche suo argomento. Ma dopo l’incontro, più che di soddisfazione, le sue sono parole di speranza. Ma anche di autocritica, almeno in parte. «Speriamo che l’arredo non si limiti a sei fioriere, dice, ma che si parli anche di estetica per abbellire le vie e renderle più accattivanti. Da parte nostra, manca unità di intenti, manca un supporto pieno, occorre un maggior interesse nel sistemare qualche negozio e poi ci sono troppe serrande abbassate. Anche se devo dire che c’è qualche buon inizio in proposito. Certo che l’ambiente del centro storico deve essere più all’attenzione dell’amministrazione pubblica».