Canale, tempi lunghi per il marciapiede 

Nell’incontro con la giunta rinnovata la richiesta per via delle Nazioni Unite. Il sindaco: è in bilancio ma senza finanziamenti


di Roberto Gerola


PERGINE. Anche la comunità di Canale, come quella di San Cristoforo, ha chiesto che via delle Nazioni Unite (unisce appunto San Cristoforo a Canale) possa avere un marciapiede. La richiesta è emersa l’altra sera nel corso dell’incontro della popolazione (un centinaio di presenti) con il sindaco Roberto Sss Emer e la giunta. E così pure la rotatoria di via Pomarol che si raggiunge (da Canale) percorrendo via dell’Angi. Per entrambe le opere si dovrà attendere: la risposta del sindaco è stata in questi termini. Per il marciapiede delle Nazioni Unite forse un po’ di più, nel senso che l’opera è sì in bilancio, ma tra quelle programmate in attesa di finanziamento. Un finanziamento che sarà consistente non tanto per i lavori, ma per la necessità di espropriare i terreni necessari in quanto sono edificabili. Nel frattempo, come alternativa, per raggiungere San Cristoforo e viceversa senza percorrere via Nazioni Unite, verrà utilizzata (dopo la sua sistemazione) una strada comunale di campagna che dal centro di Canale raggiunge la nuova pista ciclabile (tratto Masere-Stazione Fs). Per la rotatoria di via Pomarol (davanti al sottopasso della SS47) si dovrà invece attendere che la Provincia realizzi l’allargamento di via dell’Angi (da via delle Stonfe fino a via Pomarol per realizzare la pista ciclabile nel tratto Canale-Pergine e oltre.

Problemi di viabilità dunque anche a Canale, che con i suoi quasi 900 residenti è la seconda frazione per consistenza. Ma non di vitale importanza. In effetti, Canale come Susà (la più grossa frazione di Perigne) insieme a numerosi altri paesi è dotata delle strutture più importanti per la vita quotidiana: scuola, casa sociale, rete fognaria completata, illuminazione pubblica in via di progressiva sostituzione dei punti luce per migliorare la situazione, parchi giochi, parcheggi, e via dicendo. Molte sono state realizzate ancora nel secolo scorso. Ora si sta procedendo a interventi migliorativi e di manutenzione.

Certamente, l’elenco delle richieste (letto da Luciano Biasi che guida il comitato frazionale) è stato lungo e appunto riguardavano soprattutto manutenzioni, miglioramenti, sia nelle strade che negli edifici (soprattutto la scuola, la palestra, la casa sociale) per migliorarne l’utilizzo. Biasi ha rispolverato la proposta della circonvallazione di San Cristoforo (strada sul sedime della linea Fs e linea Fs spostata a monte) respinta negli anni che furono.

Nel corso della serata si è parlato anche dei due consistenti interventi urbanistici: quello riguardante la segheria (in centro al paese) che è pronto, ma non c’è chi lo finanzia (demolire il tutto, realizzare abitazioni e spazi pubblici); e quello in via della Carezza. I lavori per la costruzione di alcuni casette uni-bifamiliari sono iniziati e l’area comprenderà anche circa 1500 mq di parcheggio pubblico ed altro. È stato rimarcato anche che tra Pergine e la sponda del lago ci saranno tre ciclabili (a breve) ma i ciclisti sono sempre sulle strade invece che sulle piste.

Problemi di Canale emersi: l’eliminazione del bancomat (a cosa serve se non ci sono negozi se non la Coop?, ha risposto Oss Emer), non c’è un bar (spetta all’iniziativa privata), e le campane della chiesa. Qualcuno ha chiesto sostanzialmente se ci sono regole circa i decibel. Suonano alle 7, alle 12 e alle 20, a quanto si è appreso per un minuto.

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