Auto incendiata da un perginese 

I carabinieri sono risaliti all’autore dell’incendio doloso: si tratta di un ventiquattrenne trentino


di Roberto Gerola


PERGINE. Non sopportava che qualche proprietario di auto lasciasse la vettura in sosta per lungo tempo nei parcheggi pubblici. A quanto pare, questa sua “ossessione” l’aveva anche resa nota e la cosa gli è costata cara visto che i carabinieri dopo tutto sommato rapide indagini sono risaliti a lui. Si fa riferimento alla Renault Scenic andata distrutta dalle fiamme nella tarda serata di mercoledì nel parcheggio sotterraneo del centro intermodale di viale Dante a Pergine. L’incendio dell’autovettura era stato accompagnato da un forte boato che aveva fatto subito pensare a un incendio doloso. Spente le fiamme, i carabinieri della locale stazione, iniziavano le indagini che hanno permesso di individuare il presunto autore nel giovane O. A. L. di 24 anni, di Pergine, già conosciuto alle Forze dell’ordine.

L’auto distrutta era parcheggiata appunto da tempo nel garage del centro intermodale dove arrivano e partono treni e pullman. Fin dalla sua realizzazione, una dozzina di anni fa, il parcheggio interrato presenta problemi di controlli. Nel senso che in teoria dovrebbe essere a disposizione solo di quanti salgono sul treno o sul pullman. Invece le sbarre sono sempre aperte e tutti entrano ed escono a piacimento.

L’allarme dell’incendio era stato dato ai pompieri alle 22.38 di mercoledì e le fiamme avevano subito fatto scattare l’impianto antincendio splinker che aveva tenuto sotto controllo il fuoco fino all’arrivo dei vigili del fuoco di Pergine e di Trento, e quindi dei carabinieri.

Le fiamme sono state spente nel giro di pochi minuti e senza conseguenze per le auto parcheggiate a poca distanza.

«Gli indizi raccolti - spiegano i carabinieri - hanno fatto presto convergere l’attenzione sul giovane e si è così scoperto che già in passato, aveva espresso il suo forte dissenso a proposito di auto in sosta». Portato in caserma, il giovane ha fornito agli uomini dell’Arma precisi dettagli sulla modalità di approvvigionamento della benzina, sul luogo dove aveva nascosto la tanica utilizzata per il trasporto e sul mezzo utilizzato per la fuga, tutti elementi che hanno coinciso con quanto già acquisito dagli stessi carabinieri nelle indagini.













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