Allarme deiezioni lungo le passeggiate

Pergine. Da tempo ormai si moltiplicano le lamentele per le cacche dei cani non raccolte dai rispettivi proprietari. Nel giro delle frazioni, tra le singole comunità, tali comunicazioni hanno...



Pergine. Da tempo ormai si moltiplicano le lamentele per le cacche dei cani non raccolte dai rispettivi proprietari. Nel giro delle frazioni, tra le singole comunità, tali comunicazioni hanno rappresentato una delle situazioni “in comune”. Ma non è che nel centro storico di Pergine, così come per altro nelle strade di periferia e in quelle più vicine (e di campagna) al centro abitato siano esenti. Anzi, con la stagione favorevole si moltiplicano le “passeggiate” serali con il cane al guinzaglio, prima di metterlo a cuccia. Da parte della Polizia locale, l’operazione anti cacche dà ogni tanto qualche risultato positivo nel senso che talvolta vengono sanzionati chi è trovato senza guanto e sacchetto. Ed è già qualcosa, anche se molto resta ancora da fare, vista la situazione in cui trovano taluni marciapiedi. Poi è stata la volta delle spiagge infestate dalle deiezioni degli anatidi che ha registrato l’intervento del Comune con un’ordinanza per la cattura con ricovero in strutture private dei volatili.

Un nuovo problema

In questi giorni, è sorto tuttavia un altro problema a proposito dei cacche di cani. Non nuovo, almeno stando a una segnalazione giuntaci con documentazione fotografica. Sempre per le serate piacevoli che favoriscono qualche passeggiata in più insieme al fedele quattro zampe, vengono scelti percorsi più “freschi” e in un certo senso più “sicuri” per farla franca. La segnalazione indica le stradine o i sentieri lungo il corso della Fersina, nella zona a prato. Le passeggiate sull’imbrunire sono piuttosto numerose specialmente (almeno stando alla segnalazione) nel tratto della Fersina a valle del Ponte Regio. Un luogo che sarebbe frequentato spesso anche da ragazzini per i loro giochi, o semplicemente per mamme e bambini. Praticamente, quel tratto di sponda (lato destro) è tutto insudiciato. La considerazione contenuta nella segnalazione, riguarda il fatto che un po’ più a monte e facilmente accessibile si trova, perché realizzata da anni dall’amministrazione comunale a spese dei contribuenti, un’area cani. Si trova a ridosso di Brazzaniga, nella parte alta del “parco fluviale” realizzato all’interno degli argini e quindi nell’alveo. Il parco fluviale si è rivelato un luogo molto frequentato anche perché si trova appunto disponibile l’area cani. Ovvia la conclusione della “segnalazione” giuntaci da un nostro lettore: si può fare qualcosa per evitare di passeggiare (lungo la Fersina) tra le cacche dei cani? R.G.













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