Al Centro Giovani uno sguardo aperto verso le famiglie
Dopo l’approvazione del bilancio di Asif Chimelli il consiglio comunale ha affrontato i temi della gestione del #Kairos
PERGINE. Nel 10° anno di attività, Asif Chimelli, l’Agenzia speciale infanzia e famiglie, si è visto riconoscere l’importante ruolo assunto, ma soprattutto quello che potrà avere nei prossimi anni dirigendo la propria azione oltre che all’infanzia e ai giovani anche, e sempre di più, alle famiglie. Fiore all’occhiello di Asif Chimelli è il polo scolastico per l’infanzia, in via Amstetten, dove si stanno superando le divisioni tra nido e materna e tra materna ed elementari. Se ne è parlato l’altra sera in sede consiliare con la direttrice Francesca Parolari a illustrarne l’operatività attraverso slide con cifre, principi, azioni. Il tutto come relazione al bilancio (approvato all’unanimità).
Al di là delle cifre e delle azioni di Asif Chimelli, interessanti alcune considerazioni (con suggerimenti e richieste) da parte delle minoranze. In particolare Renato Tessadri (Patt) che 10 anni fa (come assessore) aveva avviato Asif Chimelli. «La scommessa di 10 anni fa - ha sottolineato -, è stata vincente: Asif Chimelli è esempio a livello provinciale e si è rivelato strumento indispensabile». E ha affrontato alcuni aspetti da approfondire. Riguardano soprattutto il Centro #Kairos dove si svolge un’azione diretta ai giovani da 14 ai 25 anni. Tessadri si è riferito soprattutto all’importante aspetto che vede i giovani “lavorare” con cellulare, internet, computer e social in genere. Questo aspetto trova degli operatori che insegnano ai giovani e li educano. «In un certo senso, mi preoccupa - ha detto Tessadri - perché distoglie i giovani dal mondo reale. Occorre quindi affrontare quelle problematiche che in proposito, spesso sorgono in famiglia. Necessità quindi un maggior coinvolgimento delle famiglie stesse». Sempre inerente il Centro #Kairos ha chiesto delucidazione circa la sostenibilità finanziaria del Caffè #Kairos, il bar appunto aperto nella struttura. Le problematiche “in famiglia” sono state poi riprese e integrate anche da Marina Taffara (Pd). Ne ha parlato poi anche Alberto Frisanco (Civiche): «Bene riportare al centro la famiglia e superare le divisioni».
Ha risposto la direttrice Francesca Parolari. «Il problema dei “social” c’è - ha detto - e siamo consapevoli della sua delicatezza. Siamo anche d’accordo che occorre prendersi cura delle famiglie a questo proposito, occorrono strumenti adeguati, esperti in sostanza che sappiano formare il personale e metterlo in grado di leggere i sintomi. Spesso i problemi sorgono più avanti e occorre metterci ripiego con figure professionali che tuttavia non abbiamo e che dovremmo avere proprio per supportare le famiglie e il personale».
Per quanto riguarda il “Caffè”, la direttrice ha confermato qualche difficoltà economica (il canone è di 850 euro al mese) ma occorre considerare il suo ruolo educativo.