A Pissòl e Brazzaniga la viabilità rimarrà critica 

Il Comune non è in grado di risolvere in tempi brevi i problemi delle due frazioni Per la prima serve una variante al Prg, per la seconda ci sono troppe aree private


di Roberto Gerola


PERGINE. Uniti da problemi di viabilità i due centri abitati di Brazzaniga lungo la sponda destra del torrente Fersina, e Pissòl, “località” lungo la strada da Brazzanighe alla provinciale per Montagnaga. Se Pissòl ha 56 residenti , Brazzaniga ne ha 122. Pissòl ha il lago della Costa (biotopo di interesse provinciale), mentre Brazzanga ha la chiesa (in cattive condizioni), un parco fluviale nell’alveo della Fersina, la sottostazione elettrica di Stet e fino a qualche anno fa aveva anche un bar (“da Elvira”) in centro, ora (ma sulla strada per Canzolino), ha “La Catina”.

Il problema della viabilità è emerso l’altra sera nel corso dell’incontro della popolazione (una ventina i presenti “guidati” dal capo frazione Ivan Moser) con il sindaco Roberto Oss Emer (insieme agli assessori Franco Demozzi ed Elisa Bortolamedi). E vale per entrambi gli abitati, con strade per le quali si chiedono allargamenti. Interventi particolarmente difficili vista la situazione delle abitazioni.

Nel caso di Pissòl, una sola strada principale (via del lago della Costa, da Brazzaniga alla provinciale per Montagnaga) che ha due aspetti per i quali si chiede una soluzione. La strada è particolarmente stretta nella parte finale (tratto che sbuca all’incrocio) ed è a senso unico in direzione dell’incrocio. Ma è anche messa piuttosto male come fondo stradale. E ha necessità di essere illuminata nella prima parte (dal capitello all’abitato). Precise promesse da parte del sindaco Oss Emer, a proposito dell’allargamento non ce ne sono state: occorre modificare il Prg, andranno via almeno un paio d’anni. Inoltre i privati proprietari dei terreni lungo la strada, dovranno essere coinvolti. Qualche dibattito è sorto sull’uso del senso unico (biciclette contro mano) nella parte alta. Progetto pronto, invece, per nuovi punti luce nel primo tratto di strada dopo il capitello. L’elaborato eseguito a norma di legge per quanto riguarda parametri e punti luce indica un costo di 52.000 euro. Ma sono troppi e si cercherà una soluzione meno dispendiosa. Comunque i nuovi punti luce si posizioneranno.

Più complicata, invece la situazione nel centro storico di Brazzaniga. E’ determinata dalla strettoia all’imbocco del bivio con via dei Pastori che si dirige a destra verso la Fersina e la salita dei Montesei che più in quota si dirige verso Serso. In quel punto la strada è stretta anche per una striscia di terreno di proprietà privata. Il discorso, per altro vecchio di anni, si è innescato tra la necessità di accedere alle case oltre l’imbuto e la presenza di aree private. L’allargamento appare difficoltoso e il problema si è arenato lì, per il momento. Altro allargamento per la strada Salesà Lonch che dal centro storico sale ripida sulla sinistra. Sistemata parecchi anni fa, presenta non pochi ostacoli per un suo allargamento anche perché c’è il rischio che il muro a valle possa crollare con il transito di mezzi pesanti. Poi, l’evento calamitoso ha riempito il laghetto del parco fluviale: «Sarà ripristinato insieme a quello di Canezza (pure riempito)», ha assicurato Oss Emer.

«Problemi minori sono stati risolti prontamente, nei recenti anni passati - come ha detto Ivan Moser -, dal Comune: sfalcio e pulizia del verde nell’area Stet, buche riempite, caditoie svuotate, punti luce aggiustati, sale e ghiaia in caso di ghiaccio».













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