«A Levico cambiato tutto per non cambiare niente»
LEVICO TERME. La delibera numero 2174 della giunta provinciale ha sancito ufficialmente lo scioglimento del consiglio comunale di Levico Terme a causa delle dimissioni del sindaco, del vicesindaco e...
LEVICO TERME. La delibera numero 2174 della giunta provinciale ha sancito ufficialmente lo scioglimento del consiglio comunale di Levico Terme a causa delle dimissioni del sindaco, del vicesindaco e degli assessori. Scioglimento che avviene con decreto del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. Con la medesima delibera è stato individuato nel dottor Marino Simoni, per la carica di commissario straordinario del Comune disponendo che il commissario straordinario eserciti le funzioni di sindaco, giunta e consiglio comunale fino all’insediamento della nuova amministrazione. Al commissario spetterà il compenso di 3.534 euro, oltre al rimborso delle spese di viaggio sostenute nella misura stabilita per gli amministratori comunali, che sarà pagato dal Comune di Levico Terme.
Ma la nomina del commissario ha provocato malumori in città. «E dopo che si è cercato di rendere Levico Terme un Comune più trasparente e più vicino ai propri abitanti, si arriva ad ottenere le dimissioni di una giunta (Patt, Pd, Upt) e di un sindaco che poco o niente sono riusciti a fare per il proprio Comune… ecco il Commissario- scrive in una nota Maurizio dal Bianco fresco ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle -. Ma chi è questa persona? In questi giorni si è letto tutto sul suo passato, sul suo curriculum ma poco si è detto, eppure in tanti la conoscono, della situazione di un abuso importante che ha coinvolto Marino Simoni, il commissario straordinario appunto, ex sindaco di Transaqua, per la costruzione di un grande immobile dichiarato abusivo anche dal tribunale di Stato ma che persino il Pd con un emendamento alla Legge Provinciale ha provato a sanare».
«Quello che mi preoccupa – sottolinea Dal Bianco - è che questo sia il nuovo che avanza, il cambiamento! Viene da pensare, ma immagino non sia così, che questa persona con questa situazione in atto, abbia trovato "sistemazione" dopo la mancata elezione alle Provinciali dovuta anche a strategie e cambi di casacca, probabilmente non condivisi, che l'hanno certamente "penalizzato". Il segnale dato con questo incarico è pieno di significato e spero che i cittadini vogliano leggerlo. Cambiare tutto per non cambiare niente non penso sia ciò che si merita la nostra splendida città».