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Parte da Trento il progetto “Water Highway” sulle risorse idriche

L’iniziativa è partita dell'esploratore Yanez Borrella e del Museo delle scienze e prenderà il via mercoledì 10 



TRENTO. Dai ghiacciai dell'Adamello-Brenta alle vette himalayane del Pakistan in bicicletta elettrica per richiamare l'attenzione sul tema dell'acqua e della siccità. Si tratta - informa il Muse di Trento - del progetto "Water Highway", promosso dall'esploratore Yanez Borella in collaborazione con il Museo delle scienze (Muse) e il supporto del Parco Naturale Adamello Brenta e dell'Apt Dolomiti Paganella.

Il progetto prenderà il via mercoledì 10 aprile alle ore 10, quando Borella partirà dal Muse in sella a una bici elettrica per attraversare dieci Paesi e percorrere oltre 10.000 chilometri in direzione della catena montuosa del Karakorum. Il viaggio, che si avvale del supporto scientifico del museo, diventerà anche un docufilm firmato dalla regista Guia Zapponi.

L'obiettivo dell'iniziativa - che toccherà Grecia, Albania, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan e, infine, Pakistan - è di raccontare il rapporto che gli abitanti dei luoghi attraversati durante il viaggio hanno con l'ambiente che li circonda in relazione ai cambiamenti climatici in atto.

"L'acqua è il principale bene che serve a mantenerci in vita, eppure è una risorsa limitata, il cui uso deve essere parsimonioso poiché con il nostro comportamento stiamo rischiando di comprometterla definitivamente. La mia idea è quella di documentare gli squilibri ambientali a cui stiamo assistendo, partendo dallo stato dei ghiacciai", spiega l'esploratore. Prima della partenza, Borrella si è confrontato con i ricercatori in ambito di clima ed ecologia Valeria Lencioni, Mauro Gobbi e Christian Casarotto, specializzati nelle trasformazioni degli ecosistemi glaciali e fluviali anche in relazione ai cambiamenti climatici. 













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