Ambiente

«Orsi in Trentino, ancora ritardi sulle misure di prevenzione»

La denuncia dell’Oipa che ha presentato un rapporto sulla presenza dei “cassonetti antiorso”: «La Provincia è troppo lenta, solo con una azione efficace si possono evitare incidenti»



TRENTO. L'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Trento pubblica un rapporto sulla presenza dei "cassonetti antiorso" nell'Altopiano della Paganella e nella Val Rendena che evidenzia «l'insufficienza delle basilari azioni di prevenzione per evitare incidenti proprio dove la presenza dei plantigradi è importante».

A fine luglio - informa una nota - i volontari dell'Oipa hanno «fotografato la situazione e hanno rilevato una situazione contraddittoria: mentre è in atto una campagna di demonizzazione dell'orso che si avvicina ai centri abitati per cercare cibo nei cassonetti, si evidenzia un grave ritardo nell'adeguare la gestione dei rifiuti organici alla presenza del plantigrado.

A oltre venti anni dall'introduzione degli orsi in Trentino grazie al Progetto Life Ursus, si assiste a qualche piccolo miglioramento nella ricerca della convivenza tra l'uomo e i plantigradi, ma la strada è ancora molto lunga».

«Il nostro reportage fotografico evidenzia la lentezza della Provincia autonoma di Trento nel mettere in atto misure di prevenzione, peraltro previste nel Pacobace, che creino le condizioni per una serena convivenza con l'orso», dichiara Ornella Dorigatti, delegata dell'Oipa di Trento.

«In Trentino si preferisce abbattere gli orsi o rinchiuderli in prigioni di cemento di poche decine di metri quadrati: per gli animali è una tortura. Ricordiamo che due orsi sono ancora reclusi al Casteller, sempre in gabbia».

  • Giardini di Cavedago: abbandono sacchetti di rifiuti maleodoranti; cassonetto organico anti-orso
  • Cavedago, località tana Ermellino: un container aperto di compost, attaccato al bosco e pure al campeggio; fonte di attrazione enorme per gli orsi
  • Cavedago, cassonetto anti-orso, ma lasciato aperto, dal quale escono odori molto forti
  • CAVEDAGO: anche il compost può attirare orsi nei giardini della abitazioni
  • Cavedago: arnie ai limiti del bosco, senza alcuna barriera e protezione. Grande attrattività per gli orsi
  • Cavedago: di fronte ad un albergo, in mezzo al paese, bidoni NON ANTI ORSO e facilmente accessibili
  • Cavedago: bidoni di privati davcanti ad albergi, che contengono rifiuti umidi maleodoranti e molto attrattivi per gli orsi
  • Cavedago: i cestini dei giardini contengono spesso rifiuti organici che emanano forti odori; i giardini sono anche vicini a case e boschi e questi cestini possono attrarre orsi
  • Cavedago, verso Andalo: rifiuti abbandonati che emanano odori. Prassi da evitare
  • Cavedago: bidone olio alimentare pieno abbandonato; odore che si sente in lontananza e che può attirare gli orsi
  • Tra Cavedago e Andalo: ristorante con bidoni NON ANTI ORSO; vicino ai boschi, situazione di grande attrattività per gli orsi
  • Cavedago, verso Andalo: altre arnie; qui si nota una recinzione, ma molto leggera e assolutamente ininfluente ai fini della difesa contro gli orsi, che facilmente possono abbattere tale recinzione e raggiungere le arnie
  • Andalo: nei pressi di un hotel-ristorante, bidone NON ANTI ORSO
  • Senaso: dove l’orso si è avvicinato all’albergo vicino a questo bidone, NON ANTI ORSO
  • Villa Banale: vicino al bosco, isola ecologica con bidone NON ANTI ORSO
  • TAVODO: anche qui, i bidoni dell’organico NON SONO ANTI ORSO
  • San Lorenzo in Banale, cimitero: bidone del rifiuto organico NON ANTI ORSO
  • Molveno: vicino ad un noto hotel e vicino al bosco; bidoni organico NON ANTI ORSO
  • Darè- Val Rendena: cassonetti dell’umido NON ANTI –ORSO
  • Pelugo – vicino alla strada, ma anche alla campagna-bosco: cassonetti NON ANTI ORSO in isola ecologica pubblica
  • Pelugo: i cassonetti sono maleodoranti e l’odore di residuo organico si diffonde della zona
  • Spiazzo Rendena: area ecologica dietro la Chiesa; cassonetti NON ANTI ORSO, vicini al bosco
  • Spiazzo Rendena. Fraz. Ches: anche qui cassonetti NON ANTI ORSO, vicini alle case e anche al bosco
  • Spiazzo Rendena. Fraz. Ches: i cassonetti sono anche rotti e facilmente accessibili; odori di rifiuto organico si propagano e possono attirare attirano gli orsi
  • Strembo: l’isola ecologica è vicina alle stalle; si notano i cassonetti NON ANTI ORSO che emanano odore di rifiuto organico; a ciò si aggiunge anche l’odore del bestiame data la presenza delle stalle molto vicine
  • Bocenago: si notano i bidoni NON ANTI ORSO nell’area ecologica
  • Bocenago: i bidoni dell’isola ecologica sono, tra l’altro, aperti; si riesce ad immaginare la facilità di accesso di orsi al rifiuto organico
  • Bocenago: anche i bidoni adiacenti le case private sono NON ANTI ORSO; anche qui case vicine al bosco, quindi attrazione molto forte per gli orsi

Orsi e cassonetti, il reportage dell'Oipa in Paganella e Rendena: "Così non va"

Sui "cassonetti antiorso" nell'Altopiano della Paganella e nella Val Rendena c'è «l'insufficienza delle basilari azioni di prevenzione per evitare incidenti proprio dove la presenza dei plantigradi è importante». Lo evidenza L'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Trento che ha realizzato un reportage che evidenza la situazione deficitaria (Fotografie: lucadalpi_photos)

«Ci chiediamo cosa aspetti la Pat ad adeguare i cassonetti in tutte le Valli dove gli orsi sono presenti. Questo permetterebbe di tenerli lontani dai centri abitati. Se l'orso cerca cibo nei cassonetti, è solo perché è l'uomo che glielo permette non attuando le misure di prevenzione. In questo documento fotografico lo dimostriamo».













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