Una cena come 500 anni fa nei “vouti” di Casa Campia
L’appuntamento. A organizzarla per mercoledì prossimo è il comitato festeggiamenti per l’anniversario della chiesa di Santo Stefano a Revò. Oggi è l’ultimo giorno utile per iscriversi
Revò. Una cena d’epoca è il prossimo appuntamento proposto dal comitato festeggiamenti per i 500 anni della chiesa pievana di Santo Stefano di Revò, iniziati lo scorso 26 dicembre, ricorrenza del patrono. L“Antica cena del pievano” è in programma alle 20.30 di mercoledì prossimo e sarà un vero e proprio banchetto negli antichi vouti di Casa Campia. «Gli ospiti che vorranno partecipare sono invitati a salire sulla macchina del tempo e ritornare per una sera indietro di qualche secolo per deliziare il palato con antiche ricette della tradizione contadina, mentre personaggi storici redivivi racconteranno storie e leggende del passato accompagnati da antiche musiche» - afferma l’assessore comunale Alessandro Rigatti che guida le celebrazioni per il mezzo millennio della Pieve in collaborazione con la Parrocchia e l’associazione culturale Anastasia Val di Non. Per la cronaca, oggi è l’ultimo giorno utile per iscriversi al numero 349 7821061.
«Tali eventi – spiega Rigatti - anche conviviali come questo in programma, sono utili per coltivare l’interesse e l’attenzione della popolazione verso il progetto di riscoperta della storia e dello splendore dell’antica pieve, mantenendo sempre viva la curiosità e lo spirito verso un bene che è tale non solo per la comunità di Revò».
Il calendario delle celebrazioni si prospetta fitto per i prossimi mesi. Il successivo appuntamento, in data ancora da definire, sarà davvero esclusivo con la riproposizione, per la prima volta in Italia dopo il suo lancio al Cinema di Cles e aver fatto il giro di mezzo mondo in importanti festival cristiani, del cortometraggio “Crisi Mistica” con Michele Bellio e Lorenzo Ferrari. La serata si delinea come un dialogo su arte e fede, tra bellezza terrena e metafisica con fra Adriano Cavallo e padre Placido Pircali. Da notare che il progetto di restauro integrale della chiesa infine, avvenuto a cavallo tra la fine dello scorso millennio e l’inizio di quello attuale, ha beneficiato di un contributo dell’Unione Europea. Per questo motivo tale progetto è in gara nel concorso #176volteeuropa lanciato da “Siamo Europa” della Provincia di Trento e nel quale Revò ha già passato la prima fase. G.E.