Tre palazzi storici e una chiesetta: i tesori di Croviana 

Domenica, Giornata di Primavera del Fai, aprono al pubblico Casa Busetti, Casa Taddei Valorz e anche Palazzo Pezzen



CROVIANA. Alla scoperta di piccoli e grandi tesori di arte e storia. La Val di Sole festeggia l’inizio della primavera con “La Giornata di Primavera” del Fai, la più grande festa di piazza dedicata all’ambiente e alla cultura. Il Fai in 43 anni di storia ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano.

Domenica a Croviana dalle 10 alle 17 sarà possibile visitare Casa Busetti, con letture dal Canzoniere di Cristoforo Busetti, Casa Taddei Valorz, con momenti musicali a cura degli Armonici Cantori Solandri, la chiesa di San Giorgio a Palazzo Pezzen e lo stesso Palazzo Pezzen con momenti musicali a cura di Valeria Di Maria e del maestro Gaetano Pistillo. Durante la giornata, inoltre, a Palazzo de Mauris (sala della Cassa Rurale) si potrà visitare la mostra fotografica su Croviana e in sala Busetti l’esposizione fotografica “Occhinèri” di Mirella Caldarone.

Casa Busetti all’inizio del ‘600 fu abitata da Ludovico Lodron, figlio adottivo di Cristoforo Busetti (1540-1606 ca), il primo poeta in Trentino a rimare in volgare sulla via tracciata da Petrarca, che nel 1579 ottenne dal principe vescovo di Trento Carlo Ludovico Madruzzo l’elevazione della propria dimora di Croviana in feudo, “Belveder de Lodrono”. Casa Taddei Valorz fu costruita con ogni probabilità nella seconda metà del Cinquecento, come testimonia la bella bifora rinascimentale in facciata, accanto a una magnifica torretta merlata d’impianto bassomedievale. L’edificio fu abitato dalla famiglia Taddei fino al 1906, quando passò ai Valorz, originari della vicina valle di Rabbi. La chiesetta di San Giorgio, invece, sorge presso Palazzo Pezzen. Di grande interesse, la cappella intitolata a San Michele fu fatta costruire dal nobile Giovanni Battista Pezzen in ottemperanza alle disposizioni testamentarie del fratello Bartolomeo. Palazzo Pezzen, infine, è il monumento che più di ogni altro identifica l’immagine del paese di Croviana: ancora oggi, provenendo da Malé, colpiscono le due torri coperte che guardano a oriente e occidente, il massiccio portale in pietra, i miseri resti di vecchie pitture murali. Ormai, a indicare la secolare grandezza di questo palazzone rimangono solamente gli imponenti volumi esterni, dato che i continui lavori di ristrutturazione degli ultimi due secoli ne hanno completamente stravolto gli spazi interni. (f.b.)













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