Taio, il gommista lavora gratis per chi salva vite
Taio. «Dare una mano, come è nelle mie possibilità e nelle mie competenze professionali, a medici e infermieri, ai soccorritori, ai vigili del fuoco... In una parola a tutti quelli che in queste...
Taio. «Dare una mano, come è nelle mie possibilità e nelle mie competenze professionali, a medici e infermieri, ai soccorritori, ai vigili del fuoco... In una parola a tutti quelli che in queste complicate giornate di emergenza sono mobilitati in modo eccezionale al servizio di tutta la comunità». Questa l’idea di Shing Malkiat, titolare dell’impresa Guru Gomme di Taio, per rendersi utile, a suo modo e secondo la sua professione, a chi in questi giorni non conosce né ora né orario per adempiere il proprio servizio.
L’idea – spiega Malkiat – gli è venuta dall’analoga iniziativa avviata a Parma da un collega ed amico, anche lui indiano e gommista. L’iniziativa nella città emiliana è stata apprezzata da medici e infermieri della locale azienda sanitaria ed ha avuto anche riscontro sul giornale locale, la Gazzetta di Parma. «La stessa cosa mi propongo di fare anch’io: a tutte le persone che ho elencato e che hanno problemi di gomme alla loro vettura che serve per raggiungere il posto di lavoro o per il rientro a casa, metto a disposizione gratis, anche a domicilio, il mio lavoro facendo pagare esclusivamente il materiale che viene usato per l’intervento sia che si tratti di riparare la gomma o di cambiare lo pneumatico. Chi ha bisogno basta che chiami il 331 485 3220, anche fuori orario officina».
Singh Malkiat, 38 anni, indiano di origine, è in Italia dal 2007 e da allora ha sempre abitato a Taio. Per anni ha lavorato all’Alpigomma di Mollaro, azienda omonima di quella di Taio che poi ha cessato l’attività. Dopo aver cercato invano per mesi un nuovo lavoro, nell’ottobre 2017 ha aperto una sua impresa di gommista, la Guru Gomme, in via delle Tovare a Taio, nello stesso immobile che al piano superiore ospita il supermercato Despar. È sposato con una connazionale. Adesso abita a Mollaro, una comunità dove – spiega – si è sempre trovato bene ed è apprezzato per il suo lavoro. «,Ovviamente in queste giornate tutto si è rallentato, anche il lavoro da gommista perché nessuno giustamente esce di casa. Da qui l’idea di cercare di rendermi utile in un momento difficile per il paese che mi ospita e che ormai considero la mia seconda patria». G.E.