Sempre alta l’attenzione per i bocconi avvelenati 

Campodenno, ancora nessun sospetto sull’identità di chi in dicembre ha causato  la morte di cani e animali selvatici. «I padroni tengano d’occhio i propri animali»



CAMPODENNO. È passato un mese, ma a Campodenno è ancora alta l’attenzione per i bocconi che hanno causato la morte di cani e animali selvatici. I casi di avvelenamento che si erano verificati alla fine di dicembre in località San Pancrazio, a monte dell’abitato di Campodenno, hanno destato preoccupazione in tutta la cittadinanza. Nello specifico, a cadere nella “trappola” tesa da un ignoto che si è divertito ad abbandonare dei bocconi avvelenati in una zona frequentata spesso anche da famiglie con bambini, sono stati quattro cani (di cui due deceduti e due salvati in extremis) e un tasso.

Il sindaco Daniele Biada ha subito emanato un’ordinanza, nella quale viene ribadito un concetto che dovrebbe essere intrinseco in ogni essere umano, ma che evidentemente per qualcuno non lo è. E cioè il divieto assoluto di preparare e abbandonare esche o bocconi avvelenati.

Niente sospetti, per ora, sul possibile responsabile. «Non abbiamo la minima idea di chi possa essere – ammette Daniele Biada – anche con l’ausilio delle foto trappole posizione in zona dalla Forestale, trattandosi di un’area molto frequentata, risulta difficile risalire al colpevole».

Grazie alla collaborazione del Servizio Foreste della Provincia - Stazione Forestale della Destra Anaunia, è ora stata effettuata una bonifica dell’area con l’ausilio del nucleo cinofili anti-veleno di Belluno. La zona di San Pancrazio è stata pertanto ripulita da esche e bocconi avvelenati. Non rimane che sperare che il responsabile degli avvelenamenti di dicembre non torni a colpire. Non è la prima volta, purtroppo, che in bassa Val di Non accadono episodi di questo genere. «Considerato che nel corso degli anni ciclicamente si ripresenta il problema – aggiunge il sindaco Daniele Biada – si invita la popolazione a controllare che durante le passeggiate i cani, o altri animali, non ingeriscano alimenti abbandonati. Invitiamo inoltre a segnalare tempestivamente agli uffici comunali l’eventuale presenza di sacchetti o cibi sospetti su tutto il territorio». (f.b.)













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