Sì all’ampliamento della casara
Via libera del Comune all’Asuc per la deroga alla malga Bodrina
TON. Il Comune di Ton ha rilasciato l’autorizzazione per la deroga urbanistica all’Asuc di Vigo di Ton per l’ampliamento della casara di malga Bodrina. Ora bisognerà attendere il nulla osta da parte della giunta provinciale.
Su progetto dell’architetto Stefano Endrizzi, l’Asuc di Vigo intende realizzare, in aderenza alla casara di Malga Bodrina attualmente destinata a residenza del pastore o gestore, un nuovo volume sul lato sud ovest. Questo servirebbe a ospitare al piano terra dei locali di servizio alla cucina e al primo piano una terrazza adiacente alla stanza esistente. Un altro ampliamento laterale verrebbe realizzato sul lato nord ovest con una sala di forma trapezoidale e attigua terrazza. Il tutto per adeguare la struttura a potenziali future attività ricettive, con la possibilità di somministrare pasti e bevande al pubblico.
L’intervento risulta però in contrasto con la destinazione di zona prevista dal Piano regolatore vigente, per questo si sono resi necessari la deroga da parte del Comune e il nulla osta provinciale.
Il consiglio comunale ha dato il proprio parere favorevole, considerando che l’interesse pubblico in questo caso si concretizza nel ricavo all’interno dell’attuale casara di malga Bodrina di una struttura ricettiva, adeguata dal punto di vista igienico sanitario, che permetta di promuovere e riscoprire attraverso l’ospitalità offerta agli escursionisti di passaggio una zona montana non più adeguatamente sfruttata per l’alpeggio.
Con il progetto proposto, infatti, l’Asuc intende sostenere lo sviluppo e il rilancio della malga, che costituisce la porta di accesso da nord alle Cime di Vigo della catena del Roen, permettendo il collegamento con i sentieri Sat di lunga percorrenza nr. 500, 507 e 518 per Monte Mezzocorona, Malga Kraun e Cima Roccapiana. Dalla malga, inoltre, e proprio dal lato nord ovest, si gode una splendida e suggestiva veduta delle montagne del Gruppo del Brenta e delle Maddalene e di gran parte dei paesi della Val di Non. (f.b.)