Provinciali, il Patt schiera 3 nonesi
Il giovane Agosti, la ex presidente dell’Apsp Cles Demagri e Ossanna
CLES. Un giovane, Mauro Agosti, che si è formato in Europa e vuole costruirsi in valle la sua vita; una donna, Paola Demagri, che appartiene al mondo della sanità e del sociale; un consigliere uscente, Lorenzo Ossana, che rappresenta la continuità di governo in termini di concretezza e di fattibilità in contrasto con le promesse che aleggiano tra i candidati di altri schieramenti. Questa in estrema sintesi la squadra schierata dal Patt in valle di Non per il voto del 21 ottobre con l’ambizione di portare ancora una volta uno o più autonomisti sugli scranni di Piazza Dante. Ieri a Cles la presentazione dei candidati con il coordinatore di valle Luciano Fanti e il segretario Franco Panizza. «Un partito attivo e vivace che in valle conta su cinque sezioni ben radicate e con esperienze di serietà nell’amministrazione e di coerenza nella linea politica. Ed e da queste realtà che vengono i nostri candidati», ha esordito Panizza accennando, ma solo di sfuggita, alla sua mancata candidatura per “accompagnare” davvero un rinnovamento nel gruppo pur nella continuità con il governatore Ugo Rossi.
Parola quindi ai candidati valligiani, una squadra che Fanti ha definito come la meglio assortita e la più credibile tra quelle in lizza. Paola Demagri, fino a poche settimane fa era la presidente della Casa di riposo di Cles, vanta una lunga esperienza lavorativa come coordinatrice delle assistenti domiciliari e da alcuni anni opera nel collegamento strategico tra ospedale e territorio: «Una professione in contatto con alcune delle tematiche delicate e fondamentali per tutte le persone, salute e socialità, ed è in questi settori che intendo impegnarmi». Il giovane del gruppo, Mauro Agosti, dopo una laurea a Vienna ed esperienze lavorative al Parlamento austriaco e nel Partito popolare europeo ha scelto di tornare a vivere in valle: «I problemi che vedo e che vorrei affrontare sono le opportunità di lavoro per i giovani per farli rimanere nei paesi che altrimenti muoiono. Ma c’è anche il tema del passaggio generazionale nel mondo agricolo, con soluzioni che vanno studiate e affrontate per dare certezze di continuità». Il consigliere Ossanna, oltre alla difesa dell’autonomia come premessa per un futuro di benessere oggi a rischio per le spinta sovraniste, le priorità sono la difesa dell’ospedale di Cles e la valorizzazione della peculiarità che rendono la valle un’eccellenza del Trentino in agricoltura, ma anche in artigianato e turismo. (g.e.)