La Rurale aiuta le imprese che lavorano con l’estero
Incontro informativo. L’apertura del nuovo centro di consulenza nella sede della Cassa a Cles è la novità annunciata dal presidente Silvio Mucchi e dal direttore generale Massimo Pinamonti
Cles. Imprenditori, soggetti economici ed operatori bancari hanno affollato l’altra sera la sala del centro direzionale della Cassa Rurale per l’incontro informativo “La Cassa con le imprese: un rapporto in evoluzione”. Appuntamento atteso dalle aziende alle prese con novità normative, soprattutto di matrice europea, sempre più stringenti e complesse nel rapporto con il mondo del credito e che stanno mutando il tradizionale, quasi secolare, rapporto di relazioni e di reciproca fiducia tra banche e imprese. Novità che la Cassa Rurale d’Anaunia, come hanno annunciato il presidente Silvio Mucchi e il direttore generale Massimo Pinamonti, sta affrontando anche con una nuova area aziendale dedicata alle imprese. Un Centro consulenza imprese e estero, composto da quattro consulenti specializzati nelle tematiche del credito e dei servizi alle imprese con gli uffici al primo piano della sede di Cles.
I relatori
Spazio quindi agli interventi dei relatori: l’avvocato Danilo Galletti, professore ordinario di Diritto Commerciale all’Università degli Studi di Trento, ha relazionato in merito ai nuovi modelli organizzativi d’impresa, facendo riferimento alla nuova normativa europea e italiana in materia di continuità d’impresa. Un excursus davvero interessate del relatore forte anche della sua esperienza di giudice al tribunale fallimentare di Monza, uno dei maggiori in Italia per vertenze relative alle crisi aziendali che sfociano, sempre più spesso, in altrettanti fallimenti con scarse o comunque ridottissime possibilità per i creditori di rientrare nel credito. Ecco quindi la novità, il codice delle crisi, 391 articoli di testo approvato nel gennaio 2019 e che entrerà gradualmente a regime. Il codice, che recepisce sostanzialmente una direttiva europea, impone alle banche erogatrici una sorta di tutela preventiva verso l’imprenditore che ha ottenuto il prestito con vari gradi di attenzione che vanno dall’allerta alla composizione assistita della crisi prima di giungere al fallimento, che d’ora in poi verrà chiamato in modo meno traumatico “liquidazione giudiziale”. Un impegno ulteriore ed una responsabilizzazione ulteriore questa per le banche che sono chiamate di fatto ad accompagnare l’imprenditore cogliendo con una serie di parametri i possibili segni premonitori di una possibile anche se ancora ipotetica difficoltà o insolvenza.
Di questo in particolare ha diffusamente parlato il dottor Ettore Battaiola, vicedirettore dell’area crediti di Cassa Centrale Banca, che ha concentrato la sua relazione sul merito di credito alla piccola e media impresa, sottolineando concetti di rating (rapporto tra rating e limiti alla concessione di credito), organizzazione aziendale, novità normative per le banche, Centrale dei rischi, Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (emanato nel gennaio scorso) e “bancabilità” di un progetto imprenditoriale, strumenti utili alle imprese di Valle. La Cassa Rurale proseguirà l’organizzazione di altri incontri per imprese e la comunità, con un ricco calendario in via di definizione, che sarà diffuso a soci e clienti con i consueti canali di comunicazione. Un tema, per l’inizio del prossimo anno c’è già, le novità della legge finanziaria del Governo giallorosso che sia sta delineando in queste settimane nel Parlamento a Roma.