In settanta al corso per badanti
Incontri a 360 gradi il martedì e il giovedì per un totale di 60 ore
CLES. Una settantina gli iscritti al corso di formazione “Qualificare” iniziato l’altro ieri a Cles con la prima lezione nella sala Borghesi Bertolla. Rivolto ad assistenti familiari, a familiari e a chiunque voglia approfondire tematiche che volgono lo sguardo all’assistenza e alla cura delle persone anziane, il corso è nato dall’analisi del contesto sociale della Val di Non. «Un contesto - spiega l’assessore alle politiche sociali della Comunità di valle, Carmen Noldin - che vede il costante innalzamento dell’aspettativa di vita, nonché l’aumento del numero di anziani presenti sul territorio, e che di conseguenza richiede un sostegno alle famiglie nei compiti di cura di assistenza, nella sorveglianza e nel controllo della persona anziana, ma anche un sostegno nel conciliare tempi di famiglia e tempi di lavoro». Da qui la decisione di proseguire con un corso di formazione specifico, con obiettivo di favorire rafforzare la professionalità delle donne badanti o assistenti familiari e di rafforzare la qualità del servizio sia di chi viene assistito che di chi si prende cura.
Il progetto, ricorda Noldin, è reso possibile dalla forte collaborazione tra istituzioni come l’Azienda sanitaria, le Apsp di Cles e Taio, l’Inps, l’Agenzia del lavoro e il Servizio sociale della Comunità, che hanno messo a disposizione saperi, conoscenze, professionalità e risorse umane. Tra i relatori del corso infatti ci sono infermieri professionali, fisioterapiste, assistenti sociali, assistenti domiciliari, educatori, cuochi, eccetera, ma anche esperti nella sicurezza e contrattualistica per rispondere al meglio a tutti gli aspetti di una formazione a 360 gradi. Nel percorso sono affrontati temi che vanno dai bisogni dell’anziano alle principali malattie della terza età, dall’alimentazione alla somministrazione farmaci, dalla movimentazione a come gestire le emergenze, conoscere i servizi che ruotano attorno all’anziano, la sicurezza, la contrattualistica, e la relazione e la comunicazione, fondamentali per risolvere una delle emergenze, la solitudine, che spesso è una patologia più grave dello stesso malessere fisico.
La partecipazione al corso è gratuita grazie alla sinergia delle istituzioni che mettono a disposizione risorse umane e professionali, con incontri due volte alla settimana il martedì e giovedì dalle 14 alle 16 fino a giugno per un totale di 60 ore all’Oratorio di Cles. In occasione della lezione inaugurale è anche stato ricordato lo sportello istituito dalla Comunità della valle di Non per “incrociare” chi chiede lavoro di assistenza e chi è disponibile a effettuare l’attività richiesta. (g.e.)