Il sindaco Forno: «Le sedie acquistate sono necessarie e green»
Predaia. «Nessun regalo di Babbo Natale e non sono poltrone ma sedie, alias postazioni di lavoro. E quanto al costo, erano costate di più quelle acquistate 13 anni fa dall’allora Comune di Taio che...
Predaia. «Nessun regalo di Babbo Natale e non sono poltrone ma sedie, alias postazioni di lavoro. E quanto al costo, erano costate di più quelle acquistate 13 anni fa dall’allora Comune di Taio che vengono sostitute per troppa usura». È tra il serio e l’ironico la risposta del sindaco Paolo Forno all’interrogazione delle minoranze dal titolo “Babbo Natale porta 12 sedie ergonomiche alla sala giunta sviluppate in collaborazione con il famoso studio di design Giugiaro”, presentata poco prima delle festività. Il sindaco difende l’acquisto con la relativa spesa: «Babbo Natale non c’entra, le poltrone sono state decise dal segretario comunale che non distribuisce doni ai bambini ma è chiamato a svolgere le sue funzioni, nel rispetto dei vincoli di bilancio, delle procedure e dei principi di economicità, efficacia ed efficienza».
Nel mirino degli interroganti, con tanto di raffronto anche con amministrazioni di fuori regione, era finita la spesa di 8.564,40 euro con un costo a pezzo di 658,80. Spesa eccessiva, a detta degli interroganti soprattutto in un momento in cui ai cittadini si chiedono sacrifici e di contenere gli sprechi. «Acquisto deciso con il supporto professionale del Servizio lavori pubblici, previa valutazione qualità/prezzo di più preventivi di ditte specializzate. Questo per sostituire 12 sedie presenti negli uffici che risalgono ancora tutte agli ex Comuni prima della fusione, altamente usurate e rotte in qualche pezzo, non altrimenti riparabili e soprattutto non rispondenti alla normativa» - scrive Forno. Di qui la decisione di sostituirle con sedute omologate ed in linea con quanto stabilito dal D.lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro). Ciascuna delle sedute (prodotto Okamura) avevano un prezzo di listino di 950 euro più Iva, al Comune sono costate, con lo sconto, 570 euro più Iva. Si tratta di un prodotto all’avanguardia per le sue caratteristiche ergonomiche e di comodità per il lavoro, in possesso del certificato di ergonomia eccellente e del certificato di “Greenguard”, essendo una sedia composta per il 57% di materiale riciclato.
«Altro che spreco, - afferma il primo cittadino - l’acquisto è stato deciso avendo a cuore il benessere e la salute dell’utilizzatore e la salvaguardia dell’ambiente, dato che la struttura è in alluminio, riciclabile al 97%, resistente e con garanzia di durata nel tempo (7 anni di garanzia da listino) con possibilità di sostituzione di ogni singolo pezzo, essendo la sedia completamente scomponibile».
E quanto all’uso, è vero che sono destinate alla sala giunta ma sono usate mediamente 8 ore al giorno essendo la sala usufruita sia dai dipendenti degli uffici, per tutte le riunioni di lavoro e per i corsi di formazione, sia dagli amministratori per le sedute di giunta e per tutte le riunioni diurne e serali.
Il sindaco Forno ironizza infine sui raffronti fatti dalle minoranze con le sedie acquistate dai Comuni di mezza Italia (tra cui Surano, Lecce). «Avreste potuto, con meno affanno, dare una sbirciatina anche all’archivio del Comune di Taio. Avreste scoperto, infatti, che le sedie che vengono sostituite sono state acquistate dall’ex Comune di Taio nell’anno 2003 al prezzo di 530 euro più Iva cadauna, quantità 12 per un totale di 6.360 più Iva. G.E.