Il Poligono del Giappone continua a espandersi lungo il Noce 

Val di sole. In Val di Sole e in particolare lungo il corso del fiume Noce c’è un’emergenza silenziosa: l’espansione del Poligono del Giappone, o “Reynoutria Japonica”, una pianta inserita nella...



Val di sole. In Val di Sole e in particolare lungo il corso del fiume Noce c’è un’emergenza silenziosa: l’espansione del Poligono del Giappone, o “Reynoutria Japonica”, una pianta inserita nella lista delle 100 specie più invasive del mondo. A far suonare nuovamente il campanello d’allarme è la Rete di Riserve Alto Noce che, oltre alle serate informative organizzate gli anni scorsi, ha pubblicato sul proprio sito un depliant con nozioni utili per sapere come riconoscerla e quali soluzioni adottare per limitare la sua espansione.

Originaria dell’Asia Orientale e appartenente alla famiglia delle Poligonacee, questa pianta è stata introdotta in Europa a scopo ornamentale a metà del 1800, diffondendosi rapidamente anche in Italia settentrionale. In Trentino sono presenti altre specie di Poligono in via di diffusione, che si distinguono soprattutto per i diversi caratteri delle foglie.

L’espansione di questa pianta favorisce l’erosione del suolo, può compromettere la stabilità degli argini dei corsi d’acqua e negli spazi urbanizzati può spaccare muri e pavimentazioni con i rizomi. È molto difficile eliminare una popolazione già insediata e le tecniche di lotta da adottare dipendono principalmente dall’obiettivo dell’intervento (eradicazione o contenimento). In Europa è per fortuna presente solo con piante femminili, per questo motivo la sua propagazione avviene per moltiplicazione vegetativa.

I lavori che movimentano la terra sono i suoi principali alleati: la terra che contiene i suoi frammenti, anche molto piccoli, viene scaricata altrove e inizia una nuova colonizzazione. Nei corsi d’acqua, invece, è la corrente a favorirne la diffusione trasportando i frammenti a lunghe distanze. È proprio lungo fiumi e torrenti che si insedia con facilità, espandendosi rapidamente lungo gli argini.

Il Poligono del Giappone è diffuso anche lungo i bordi di strade e ferrovie e negli incolti, invadendo gli ambienti naturali dove compete con la vegetazione autoctona. Per questo è pericoloso: determina la banalizzazione della vegetazione dell’area colonizzata, con conseguente riduzione della biodiversità locale. F.B.













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