Con quello di ieri alla Ebara finora 23 ore di sciopero 

Cles. Ieri i lavoratori dello stabilimento di Cles della Ebara Pumps Europe hanno di nuovo incrociato le braccia per otto ore, ad ogni turno di lavoro. Al mattino, inoltre, una delegazione di...



Cles. Ieri i lavoratori dello stabilimento di Cles della Ebara Pumps Europe hanno di nuovo incrociato le braccia per otto ore, ad ogni turno di lavoro. Al mattino, inoltre, una delegazione di dipendenti trentini ha raggiunto i colleghi dello stabilimento di Gambellara, provincia di Vicenza, dove oltre allo sciopero è stata organizzata una manifestazione sotto l'azienda e nelle strade circostanti. In ballo - ricorda la Fiom Cgil - c’è la difficile vertenza per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. «I lavoratori chiedono un accordo migliorativo sul piano economico e normativo – spiega la segretaria generale della Fiom, Manuela Terragnolo -. Fino a questo momento le risposte dell’azienda sono state insufficienti». Tra i punti più significativi della proposta sindacale c’è il miglioramento della retribuzione di risultato, l'anticipo di giornate di ferie legate all'anzianità aziendale, il confronto sulle condizioni di lavoro, la definizione di un piano di stabilizzazione dei lavoratori oggi precari e la richiesta di richiamare in servizio i ragazzi con anzianità e professionalità importante che recentemente l’azienda non ha confermato. Con quelle di ieri sono 23 le ore di sciopero dei dipendenti dello stabilimento di Cles, da quando la trattativa con l’azienda si è interrotta a fine maggio. «Auspichiamo che l’azienda prenda atto della mobilitazione delle maestranze, le azioni di lotta proseguiranno fino a quando non otterremo una vera disponibilità a trattare», conclude Terragnolo.













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