Adolf Vallazza, ecco il catalogo
Sarà presentato oggi all’interno della mostra a Palazzo Assessorile
CLES. Questo pomeriggio alle 18 verrà presentato al pubblico il catalogo della mostra su Adolf Vallazza che fino al 23 settembre è ospitata a Palazzo Assessorile.
La pubblicazione – spiegano i curatori - si propone di documentare l’esposizione attraverso lo sguardo del fotografo e artista Francesco Mattuzzi, che ha interpretato il rapporto fra il palazzo clesiano e le sculture esposte in maniera inedita, con il rispetto dovuto all’opera del Maestro gardenese ma anche con la freschezza di sguardo di uno dei fotografi italiani più interessanti della nuova generazione. Il catalogo raccoglie inoltre alcuni testi di approfondimento utili a contestualizzare la figura di Adolf Vallazza: il curatore Gabriele Lorenzoni restituisce al lettore le impressioni e gli scambi avuti con l’artista nel corso delle numerose visite presso la sua casa / atelier di Ortisei; Günther Oberhollenzer, critico e curatore sudtirolese di base a Vienna, ragiona sulla dimensione archetipica delle opere di Vallazza; Carlo Sala, curatore indipendente e docente presso lo Iuav di Venezia, analizza il rapporto fra immagine fotografica e scultura nel percorso di Vallazza.
L’immagine coordinata del progetto espositivo ed editoriale si deve allo studio trentino Campomarzio. La mostra, a cura di Gabriele Lorenzoni in collaborazione con l’Archivio Vallazza, ha messo al centro il rapporto del 94enne artista gardenese con il Trentino, terra con la quale il Maestro Vallazza intrattiene un rapporto speciale, fatto di continui scambi, amicizie e affinità, dimostrate da una intensa attività espositiva. La mostra sta riscontrando un grande successo di pubblico, con quasi 9.000 visitatori in poco più di due mesi. Fra gli altri, hanno visitato la mostra Danilo Eccher, già direttore della Galleria Civica di Trento, del Macro di Roma e della Gam di Torino, il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il grande fotografo italiano Gianni Berengo Gardin, che dagli anni Settanta intrattiene una stretta amicizia con lo scultore gardenese. (g.e.)