A Palazzo dal Lago si rinnova il binomio moda-arte

Cles. Si è conclusa il 15 gennaio con la visita delle studentesse del Centro Moda la mostra d’arte (Marcapiano) e moda (La Cles) a Palazzo dal Lago, organizzata dalla baronessa e stilista Margherita...



Cles. Si è conclusa il 15 gennaio con la visita delle studentesse del Centro Moda la mostra d’arte (Marcapiano) e moda (La Cles) a Palazzo dal Lago, organizzata dalla baronessa e stilista Margherita de Cles assieme alla curatrice Erica Broilo con il patrocinio del Comune di Cles e del Centro Culturale Anaunia. Una visita quella delle studentesse del Canossa pertinente e significativa perché è da quella scuola che possono venire le nuove leve della moda e che per questo sono state coinvolte nel progetto della stilista clesiana. Che con l’artista Marcapiano ha voluto recuperare un modus operandi del passato, in cui creativi in sintonia si univano per creare nuovi stili o collaborazioni artistiche. «Quando un designer si innamora di un’opera è stimolato a sviluppare la fantasia creativa. Nasce così il bisogno di reinterpretare, con una variazione sul tema, una visione grafica e stilistica diversa da quella dell’artista» - commenta Margherita de Cles.

Sono stati molti, ricorda, i pittori che risposero alla moda. I progetti di Klimt furono trasferiti sugli abiti delle sorelle Flöge di Vienna, lo stesso trentino Depero, che insieme a Balla, nel Manifesto del futurismo, proponeva un’estetica completamente differente rispetto a quella grigia borghese, entrò a far parte del mondo della moda e del design, esprimendo una creatività tanto folle quanto totale. Elsa Schiapparelli, geniale poetessa del surrealismo portò su tessuto le opere di Dalì, Man Ray e Jean Cocteau, Ives Saint Laurent frequentò artisti come Andy Warhol, Henry Matisse, Pablo Piccasso e Rudolph Nurejev. Anche nell’ambiente della danza e in particolare dei balletti russi, realizzò le sue collezioni per la Carmen di Bizet. Lo spagnolo Paco Rabanne debuttò nel 1966 con delle vere e proprie sculture in plastica e metallo che sembrano delle tute per gli astronauti nello spazio.

Il binomio La Cles - Marcapiano è stato un revival, una sorta di bisogno al cambiamento e rinnovamento attraverso le sue opere, perché arte e moda sono sempre in movimento e avanti nel tempo e nello spazio.

La Cles e Marcapiano hanno condiviso in questa mostra concetti innovativi e visionari, per cui un’opera o un abito interpretano alti valori estetici e spirituali, espressi in opere animate. Le chine di Marcapiano mettono in collegamento con mondi e personaggi misteriosi e i suoi quadri ad olio fanno entrare in una tridimensionalità del colore, mentre gli abiti di La Cles abbinati perfettamente alle opere anche su un manichino hanno un’anima e sembrano danzare. G.E.













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