Lo studio

Monticolo, il lago popolato dalle meduse

Arrivano al massimo a 2 centimetri di diametro, si nutrono di minuscoli crostacei del plancton e sono poco urticanti  e quindi innocue per i bagnanti. Questa specie proviene dalla Cina L’hanno analizzata i biologi Morpurgo, Schuchert e Alber


Massimiliano Bona


APPIANO. Monticolo? È un lago popolato da meduse maschio poco urticanti e quindi innocue per i bagnanti. Sono state avvistate per la prima volta nell’estate 2015 e da allora sono presenti nei mesi più caldi, da luglio a settembre. Il tipo di medusa avvistato ha un diametro di un paio di centimetri, viene dalla Cina ed è stato al centro di uno studio, pubblicato su una rivista internazionale.

La scoperta nell’agosto 2015.

Le ha avvistate e fotografate per la prima volta nel 2015 Andrea Falcomatà, del team Fotosub della Bolzano Sub, durante un allenamento in vista dei campionati italiani di fotografia subacquea digitale. Il suo compagno di immersioni, Massimo Morpurgo, biologo del Museo di scienze naturali, ne ha catturati due esemplari, li ha immersi in un piccolo acquario del Museo bolzanino di via Bottai e siccome teneva molto a tranquillizzare i bagnanti già all’epoca ci ha infilato una mano per vedere se pizzicassero o meno. E il risultato è stato più che confortante. Per essere certo di aver identificato la specie, Morpurgo ha poi contattato la massima autorità nel campo, il curatore della banca dati mondiale degli idrozoi, il dottor Peter Schuchert del museo di storia naturale di Ginevra. Quest’ultimo, studiate le immagini, ha confermato l’identificazione.

Lo studio in team.

I biologi Massimo Morpurgo del Museo di Scienze naturali, Peter Schuchert del Museo di Storia naturale di Ginevra, Samuel Vorhauser e Renate Alber, entrambi del Laboratorio biologico dell’Agenzia Provinciale per l’Ambiente e la tutela del clima, hanno collaborato allo studio delle nuove arrivate nell’ambito del progetto di ricerca del Museo di Scienze Naturali Idrozoi e Bivalvi dei laghi di Monticolo e Caldaro.

I risultati della loro ricerca vengono ora presentati sulla rivista scientifica internazionale Journal of Limnology. L’articolo si intitola “Occurrence of two distinct lineages of the freshwater jellyfish Craspedacusta sowerbii (Hydrozoa: Limnomedusae) in Italy” (in italiano: Presenza di due linee genetiche distinte della medusa d’acqua dolce Craspedacusta sowerbii (Hydrozoa: Limnomedusae) in Italia) ed è pubblicato sul sito della rivista https://www.jlimnol.it/index.php/jlimnol/issue/view/74.

I risultati: meduse e...polipi.

La medusa Craspedacusta sowerbii Lankester 1880 è una specie di piccole dimensioni - arriva al massimo a un paio di centimetri di diametro – si nutre di minuscoli crostacei del plancton ed è poco urticante e quindi innocua per i bagnanti. È alloctona, quindi non originaria del Lago Grande di Monticolo. Proviene dalla Cina. Di particolare interesse è il ciclo biologico della specie che si presenta sotto due forme differenti: polipo e medusa. «I polipi, lunghi al massimo un millimetro, vivono solitari o in piccole colonie sul fondo del lago. I polipi si riproducono per via asessuata formando altri polipi. All’inizio dell’estate i polipi producono poi le meduse», spiega Morpurgo. Le meduse vivono solo in estate, mentre i polipi sopravvivono tutto l’anno. Le meduse sono state particolarmente abbondanti nell’estate 2019, la terza estate più calda dal 1850 in Alto Adige. Sia le meduse che i polipi di questa specie sono stati trovati nel Lago Grande di Monticolo, mentre solo i polipi sono stati individuati nel Lago Piccolo di Monticolo.

Solo meduse maschio.

Tutte le meduse esaminate sono maschi. Popolazioni di meduse di un solo sesso sono comuni per questa specie al di fuori della Cina. In questi casi non si verifica la riproduzione sessuata delle meduse, ma le popolazioni si mantengono grazie ai polipi. Le analisi molecolari suggeriscono infine l’esistenza al mondo di almeno tre linee genetiche ben distinte di Craspedacusta, due delle quali vivono anche in Italia: una nei Laghi di Monticolo e una in Sicilia.













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