il caso

Minaccia la ex con la pistola, interviene la Mobile di Bolzano: denuncia e braccialetto elettronico

L’uomo, 36 anni, è stato colpito da divieto di avvicinamento. Aveva picchiato la donna costringendola anche a un rapporto sessuale



BOLZANO. Anche nella nostra Provincia, purtroppo, sono quasi all’ordine del giorno le richieste di aiuto a seguito delle quali la Polizia di Stato è chiamata ad intervenire d’urgenza per far fronte a situazioni di violenze di genere o di maltrattamenti in famiglia.

Nella giornata di ieri, venerdì 25 ottobre, la Squadra Mobile della Questura di Bolzano ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento e di contatto emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale nei confronti di tale M. F., 36enne cittadino tunisino regolare sul territorio nazionale e con a proprio carico specifici precedenti per delitti quali maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, minacce ed atti persecutori nei confronti della ex compagna.

Nello specifico, qualche giorno fa, la parte offesa – una cittadina marocchina coetanea dell’ex convivente – aveva sporto una denuncia circostanziata nei confronti del tunisino, al quale nel recente passato era stata legata da una relazione sentimentale.

La vittima, nel suo racconto agli agenti di Polizia specializzati in reati rientranti nel “codice rosso”, aveva riferito come sin dall’inizio del loro rapporto l’uomo avesse mantenuto un atteggiamento violento nei suoi confronti, alzando spesso le mani ed arrivando anche a minacciarla di morte davanti ai figli; in una occasione, peraltro, la vittima aveva dovuto subire forzatamente un rapporto sessuale.

Dopo che la donna ha trovato il coraggio di uscire dalla spirale di violenza, con la conseguente decisione di lasciare il suo aguzzino e di denunciarlo alla Polizia la situazione, negli ultimi giorni, si era ulteriormente aggravata: l’uomo, infatti, non rassegnato per come le cose si stavano evolvendo a suo sfavore, ha nuovamente avvicinato la vittima, arrivando addirittura a minacciarla con una pistola.

A seguito della denuncia della vittima il Gip di Bolzano ha pertanto deciso di emettere un’ordinanza cautelare che prescrive all’uomo il divieto di avvicinarsi alla ex compagna ed ai suoi familiari a meno di 500 metri. Nella giornata di ieri, pertanto, gli agenti della Squadra mobile di Bolzano hanno provveduto ad eseguirla, applicando inoltre al persecutore il “braccialetto elettronico”, al fine di controllare in tempo reale gli spostamenti di quest’ultimo.

Per gli stessi motivi, il questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori ha disposto nei confronti di costui la revoca del permesso di soggiorno, per poter poi procedere alla sua espulsione dal territorio nazionale.

“Sono sempre più i casi in cui le forze di polizia sono chiamate ad intervenire per far fronte a gravi episodi di violenze di genere, che rappresentano in sé, tra l’altro, preoccupanti esternazioni di problematiche di carattere culturale, le quali troppo spesso colpiscono vittime non in grado di difendersi – ha evidenziato il questore Sartori –. Questo episodio rafforza ancor più l’idea di come le situazioni di criticità che affliggono la nostra società debbano necessariamente essere affrontate facendo rete tra Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di volontariato. La Polizia di Stato è da sempre in prima linea, anche con Progetti specifici, nell’indicare percorsi di presa di coscienza e di consapevolezza del disvalore di quanto commesso, con l’obiettivo, altresì, di aiutare le vittime a difendersi, a chiedere aiuto ed a denunciare le violenze subite”.


 













Scuola & Ricerca

In primo piano