il riconoscimento

“Life Franca”: il progetto trentino per prevenire gli alluvioni finalista a “The Life awards 2021”

L’università lavora con la Provincia e il Muse. Ora anche il pubblico può votare il proprio candidato preferito per il premio dei cittadini “Life Citizens’ Prize” su www.lifeawards.eu



TRENTO. Il progetto europeo Life Franca (Flood Risk Anticipation and Communication in the Alps), che dal 2016 si occupa di comunicazione e anticipazione del rischio alluvionale sulle Alpi con il coordinamento dell’Università di Trento e un ricco gruppo di partner tra cui la Provincia e il Muse, è stato selezionato tra i 15 finalisti per il premio “The Life Awards 2021”.

Il riconoscimento riguarda i progetti Life più innovativi, stimolanti ed efficaci in tre categorie: Environment & Resource Efficiency, Nature & Biodiversity o Climate Action.

Il progetto vincitore sarà svelato durante la cerimonia di premiazione dei Life Awards il 2 giugno 2021 nell’ambito della Eu Green Week, il più grande evento ambientale d’Europa.

Anche il pubblico può votare il proprio candidato preferito per l’attribuzione del “Premio dei cittadini Life Citizens’ Prize” su www.lifeawards.eu.

Life Franca ha promosso a livello regionale strategie per migliorare le capacità di rispondere agli effetti dei cambiamenti climatici, con particolare riferimento ai rischi idrogeologici e con un approccio centrato sulla governance multilivello e la promozione di comunità resilienti.

Il progetto si è focalizzato sulla comunicazione del rischio alluvionale e l’applicazione delle tecniche di anticipazione degli Studi di Futuro agli eventi calamitosi, con l’obiettivo di favorire la crescita di una cultura della prevenzione dei fenomeni alluvionali in aree selezionate delle Alpi, in particolare nella Provincia di Trento.

Grazie a una serie di focus group e ad attività di educazione e divulgazione rivolte sia alle scuole che alla cittadinanza, Life Franca ha aumentato la resilienza delle comunità nelle regioni alpine, altamente vulnerabili agli eventi metereologici estremi, incrementando la consapevolezza del rischio alluvionale.

La sperimentazione ha riguardato le aree di Trento, Borgo Valsugana, Strembo e Bocenago in Val Rendena. Il progetto ha raggiunto 79.831 cittadini in occasione di eventi pubblici (mostre, science cafè, conferenze, seminari, science show); 8.771 studenti in attività educative (laboratori sperimentali, escursioni sul territorio, visite guidate); e ha condotto 2011 interviste alla popolazione sulla percezione del rischio di alluvione.

Durante il progetto sono state osservate un totale di 16.526 interazioni online (sito web, portale, video, rapporti, follower sui social media). Il team del progetto ha formato 505 professionisti (giornalisti, docenti e tecnici) e ha organizzato 54 esercizi di futuro (con 500 partecipanti al focus group in 3 aree di studio). 

Il progetto costituisc un progetto pilota che ha individuato nuovi strumenti e metodologie per sviluppare una cultura del rischio alluvionale. I risultati ottenuti possono essere applicati ad altri territori, a livello alpino, nazionale o europeo, e ad altri rischi naturali, a partire da quelli connessi con i cambiamenti climatici.

Il coordinamento del progetto è del professore Roberto Poli dell’Università di Trento, Cattedra Unesco sui sistemi anticipanti.

Enti partner: Università degli Studi di Trento (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale e Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica); Università degli Studi di Padova (Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali); Provincia Autonoma di Trento (Servizio Bacini Montani); Distretto Idrografico delle Alpi Orientali; MUSE, Museo delle Scienze di Trento e Trilogis Srl, azienda italiana specializzata in geografia informatica.

Alluvioni a Catinelle Meglio Anticipare , il fumetto by Mara Deimichei on Scribd













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