Un’opera d’arte dov’era la prima cava di porfido
All’entrata sud di Albiano. Realizzata da Annamaria Gelmi con diciotto grandi lastre della tipica pietra del luogo, è stata intitolata “Attraverso” perché si può passare al suo interno
Albiano. L’entrata sud della Città del porfido per chi arriva da Trento, si è arricchita di un’altra opera d’arte intitolata “Attraverso”. Domenica l’installazione è stata inaugurata: è stata collocata accanto alla stele – monumento che ricorda Albiano e il territorio per eccellenza del prezioso porfido - ed è composta da 18 grandi lastre geometriche di porfido, poste in due file su un basamento in cemento, con gradini di accesso e un passaggio percorribile che introduce idealmente ad Albiano e alla Valle di Cembra.
“Attraverso” è opera di Annamaria Gelmi, conosciuta come donna d’arte, artista di fama internazionale, che l’ha intitolata così per la conformazione e i significati sottesi. L’artista l’ha portata a termine grazie al contributo del Comune di Albiano e della Comunità della Valle di Cembra. Un lavoro coraggioso, perché questa è stata la prima volta che si è cimentata con il porfido, un materiale non facile da lavorare, utilizzando in modo inedito la straordinaria pietra trentina.
All’inaugurazione era presente oltre all’artista, anche l’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Erna Pisetta, che ha avuto un ruolo decisionale importante nella realizzazione dell’opera, il vicesindaco Edj Ravanelli, il presidente della Comunità Simone Santuari, ed altre personalità.
Ne arriveranno altre tre
Numerosi gli interventi, da quello della sindaca, che ha definito l’opera un riconoscimento alla pietra di Albiano, collocata nel punto dove c’era la prima cava di porfido, «una pietra conosciuta e apprezzata in tutto il tutto il mondo, che è diventata anche un veicolo di pubblicità e turismo per la Valle». Con il suo discorso Santuari ha completato le informazioni, precisando che è nelle intenzioni della Comunità di realizzare anche negli altri tre punti di entrata della Valle di Cembra delle opere che valorizzino ulteriormente le peculiarità del posto. All’evento è intervenuta anche la Corale San Biagio diretta da Giorgio Pisetta, che ha eseguito alcuni canti negli intermezzi della presentazione.
Il documentario
Alla cerimonia di domenica scorsa hanno preso la parola Chiara Moser e la regista Katia Bernardi. Quest’ultima ha spiegato che racconterà in un documentario, da lei scritto e diretto, promosso dal Comune di Albano, l’eccellenza della pietra trentina nei suoi impieghi in artigianato, architettura e nella scultura. Poi la conclusione ad Annamaria Gelmi, che ha raccontato come dall’idea si è arrivati alla realizzazione dell’opera, che ricorda la conformazione geologica naturale della durissima pietra, che si trova in natura in “fogli” di pietra sovrapposti. In conclusione il taglio del nastro e il via libera alle persone presenti per vedere da vicino l’opera, “attraversandola” percorrendo il passaggio interno.