Teroldego Luigi, culmine di 160 anni di impegno 

La Cantina Dorigati di Mezzocorona anche con le nuove generazioni continua nella ricerca per valorizzare questo vino. Che intanto fa incetta di premi


di Liviana Concin


MEZZOCORONA. Se il Teroldego è in continua evoluzione è merito di realtà che hanno fatto della ricerca della qualità la propria bandiera. È il caso della Cantina Dorigati di Mezzocorona, che dal 1858 ha legato il destino di una famiglia a quello dei vini fra i più pregiati della regione.

Paolo e Michele Dorigati, quinta generazione di vignaioli, sono i nuovi volti di questa azienda, che nell’ultimo trentennio ha visto cambiare la propria vocazione, raggiungendo premi e risultati eccellenti. «Siamo diventati parte attiva della cantina quando in produzione c’erano già vini di alta qualità- racconta Paolo Dorigati, volto impegnato e competente della Cantina di famiglia- come il Methius Trento Doc e il Teroldego Rotaliano Diedri riserva, raccogliendo l’eredità, quella della quarta generazione di Carlo e Franco Dorigati, che ha sancito il passaggio della produzione dal vino da tavola alle etichette di nicchia».

Dalla fine degli anni Ottanta infatti, il mercato ha iniziato a spingere verso una vinificazione di tenore crescente, che si è tradotta in regione in progetti di successo come quello dello spumante Trento Doc: «Quella dell’Istituto è certamente una scelta da condividere- continua Dorigati - i nostri spumanti Trento Doc sono un prodotto eccellente. In Rotaliana, però, abbiamo la più piccola e antica Doc del Trentino-Alto Adige, e la nostra visione è quella di accrescerne la qualità, di pari passo a quella consolidata del nostro spumante».

Il Teroldego Rotaliano, che gode della denominazione di origine controllata sin dal 1971, è il principe del “Giardino vitato più bello d’Europa”: «Siamo convinti del grande potenziale qualitativo del Teroldego – prosegue Paolo Dorigati – perciò abbiamo scelto di valorizzare questo vino, attraverso la ricerca che ha portato alla nascita del progetto “Luigi”, la nostra vera innovazione». Il Teroldego riserva dedicato al trisnonno Luigi Dorigati, è il frutto di una zonazione tradotta nella scelta della mono singola vigna in zona Sottodossi, a Mezzocorona: il culmine dell’impegno di una cantina che dopo 160 anni investe ancora in questa varietà. Impegno che accomuna i 9 produttori che si sono riuniti nell’associazione Teroldego Evolution, per proporre sul mercato un prodotto di altissimo livello, e rotaliano: «Miriamo a sostenere la cultura del Teroldego- conclude Dorigati- perché questo vino venga percepito nella qualità che può raggiungere, lasciando tracciata una via anche per le generazioni di cantinieri che verranno». Un piano ambizioso, sostenuto dai risultati ottenuti dal Teroldego Luigi sulle guide 2018/2019: tre bicchieri dal “Gambero Rosso”, 4 viti su “Vitae Ais”, la “Corona” massimo riconoscimento “Vini Buoni Touring Club” e il bollino rosso sulla “Wine Hunter” del Merano Wine Festival.

Per il futuro la Cantina Dorigati non si ferma però ai premi: dopo la più che soddisfacente vendemmia 2018, per la primavera 2019 sono in arrivo una sala degustazione e un progetto di accoglienza e comunicazione dedicato a tutto tondo al Teroldego Rotaliano.













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