Sassi e cemento nel bosco a Fai scoppia la polemica 

La sistemazione di un sentiero molto frequentato e altri lavori in corso in paese non piacciono a un gruppo di cittadini. Il sindaco: «Attendano la fine delle opere» 


di Rosario Fichera


FAI DELLA PAGANELLA. A Fai della Paganella in questi giorni uno dei temi “caldi” su cui si discute di più sono i lavori di sistemazione dell’area “La Capannina”, dove sorge il parco giochi più grande del paese. Nella stessa zona, lungo via Belvedere, si stanno realizzando anche i lavori per le condutture delle acque bianche di alcune abitazioni, con la contestuale costruzione del marciapiedi, ad oggi inesistente.

Uno dei motivi che ha scatenato le discussioni e i dubbi sulla necessità di questi lavori, è stato innanzitutto l’avere “pavimentato”, con un tracciato di sassi posti in opera su un letto di calcestruzzo, i due punti d’ingresso del sentiero che nel bosco si affaccia sulla Valle dell’Adige. Si tratta di uno dei percorsi più frequentati di Fai della Paganella che costituisce la parte centrale e più panoramica del cosiddetto sentiero dei Reti che conduce fino alla zona archeologica di Fai.

Il “Comitato Fai per Fai”, costituito alcuni mesi fa da un gruppo di cittadini per contribuire in modo attivo, con idee, progetti e proposte, allo sviluppo del paese, ha manifestato sin da subito le sue perplessità per questi lavori. «La nostra finalità – hanno spiegato al Trentino i rappresentanti del Comitato - è di salvaguardare l’ambiente. Tra non molto, a questo riguardo, diffonderemo tra la popolazione un nuovo numero del nostro notiziario in cui evidenzieremo con forza che le uniche risorse rimaste a Fai sono proprio l’ambiente e la bellezza del paesaggio. Non si può, quindi, distruggere questa risorsa che abbiamo il dovere di preservare per chi verrà dopo di noi».

Cosa non condividete dell’opera in corso alla Capannina?

«Non condividiamo, innanzitutto, i lavori di sistemazione dei due punti d’ingresso del sentiero che si affaccia sulla Valle dell’Adige, con la messa in opera di sassi sul letto di calcestruzzo. Nel bosco il fondo migliore per camminare è sempre quello originario e naturale, soprattutto nelle giornate di pioggia. Camminare invece su un tracciato fatto di sassi e calcestruzzo crea notevoli problemi sia in discesa, sia in salita, non solo per le persone anziane, ma per chi, per esempio, deve spingere un passeggino dato che stiamo parlando di un sentiero frequentato dalle famiglie».

Abbiamo sentito al riguardo il sindaco, Gabriele Tonidandel, il quale invita, prima di esprimere valutazioni, ad attendere il completamento di tutti i lavori. «I lavori di sistemazione dei due ingressi del sentiero – ha spiegato Tonidandel - rientrano in un progetto più ampio di riqualificazione e abbellimento di tutta l’area de “La Capannina”, in modo da farla diventare la zona di riferimento per le attrezzature sportive (con un nuovo campo di basket oltre a quello già esistente di calcetto) e di parco giochi per i bambini. Stiamo realizzando inoltre i parcheggi e in via Belvedere il marciapiedi che ad oggi non esiste, per garantire la sicurezza e rinnoveremo anche l’illuminazione con un impianto a risparmio energetico».

Ma era proprio necessario “pavimentare” il sentiero?

«Si tratta di lavori concordati con la Provincia con la previsione di questo specifico tipo di finitura e utilizzo di pietra locale. Con il senno del poi, come sempre, le cose potevano essere fatte diversamente o anche meglio».













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