BRUSINO 

Rivive la storia dell’emigrazione 

Per la sagra di San Rocco si rinsaldano le antiche amicizie di paese


di Mariano Bosetti


BRUSINO. A conclusione degli appuntamenti montani ferragostani, torna in valle per questo fine settimana la sagra di San Rocco, patrono della comunità parrocchiale di Brusino, a cui è dedicata l’antica chiesetta di fondazione medievale. Da qualche anno però la due giorni festaiola è anticipata da una proposta di grande presa per la comunità locale la cena popolare in piazza per la “Rimpatriata dei Brusini”, che si è celebrata ieri sera: una rentree aperta soprattutto alle famiglie, che per vari motivi hanno dovuto lasciare il paese per lo più per lavoro e che però hanno mantenuto e intendono mantenere un forte legame affettivo con la comunità anche per il richiamo con i loro cari, che riposano nel piccolo cimitero a lato della strada che conduce a Vigo Cavedine.

Sicuramente l’occasione della sagra paesana è uno di quei momenti che favoriscono questi fugaci ritorni e che riescono a riscoprire le vecchie amicizie all’insegna del “te ricordit?” e anche un approccio con le nuove generazioni. In effetti Brusino, come tutti i paesi della valle di Cavedine, ha subito un sostenuto esodo agli inizi degli anni ’60 ai tempi del boom economico verso la città. Nella storia dell’emigrazione del paese emergono interessanti pagine, che ricordano importanti personaggi come l’illustre compaesano Mariano Dallapè, emigrato verso il 1870 a Stradella (Pavia), dove inventò la fisarmonica moderna, dando vita a una significativa attività industriale per la fabbricazione delle fisarmoniche “Dallapè”, famose in tutto il mondo.

A partire dal 2000, grazie alla caparbietà dell’allora sindaco di Cavedine Giuliano Lever (deceduto, ancora in carica, nell’aprile 2006 per una grave malattia), venne costituito un apposito Comitato e stretto un gemellaggio con la città di Stradella, che portò non solo a interessanti approfondimenti culturali sulla figura ed attività dell’illustre concittadino, ma anche all’apertura di una mostra permanente sulla storia della fisarmonica con pezzi pregiati e di alto valore documentario (forniti dalla famiglia Dallapè di Stradella) e una serie di iniziative, vòlte alla diffusione della fisarmonica fra i giovani.

Ma veniamo alla sagra: l’apertura è domani sera con l’apertura degli stand eno-gastronomici, in particolare le specialità tedesche (Bratwürstel, Strauben, birra, ecc.), preparate dagli “Amici di Eggolsheim”. Quindi musica col dj Ruffy e balli con “Country whisper dance school”. Domenica messa e solenne processione nel primo pomeriggio e alle 20.30 non poteva mancare l’appuntamento con le fisarmoniche con il gruppo popolare tirolese “Die original Fleimstaler” e l’orchestra di fisarmoniche “Gli amici della Fisa”.

Domani sera, fanno sapere dalla pro loco, è offerto un giro gratuito a tutti gli ospiti per le vie del paese sulla carrozza di Mario Roncher. (m.b.)













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