Padre Miori, avviata la causa di beatificazione
Lon. Un editto dell’arcivescovo metropolita di Salerno Luigi Moretti ha dato il via alla causa di beatificazione e canonizzazione di padre Beniamino Miori, accogliendo l’istanza del postulatore don...
Lon. Un editto dell’arcivescovo metropolita di Salerno Luigi Moretti ha dato il via alla causa di beatificazione e canonizzazione di padre Beniamino Miori, accogliendo l’istanza del postulatore don Francesco Rivieccio. Padre Beniamino è nato a Lon di Vallelaghi l’11 giugno 1883. A 16 anni entrò dai padri Stimmatini a Trento e fu ordinato sacerdote nella cattedrale di Verona nel 1910. Dopo aver prestato la sua opera a Piacenza, Capodistria, Milano, Verona, Trento e Gemona, quale formatore dei futuri padri Stimmatini, fu inviato nel 1942 a Farinia di Picciola, provincia di Salerno. Qui padre Beniamino diede esempio eroico di fede, speranza e carità.
Nel difficile tempo di guerra, che trasformò Picciola in uno dei maggiori scenari dello sbarco degli Alleati, fu sempre lì tra la sua gente. Per non abbandonarla, quando gli Alleati requisirono la sua casa, si trasferì a vivere nel campanile della chiesa, che lui stesso riparò. Studiò l’inglese per seguire pastoralmente i soldati alleati e si prese cura dei prigionieri italiani e tedeschi. Proprio grazie all’incontro con il prigioniero tedesco e pittore Joseph Andreas Pausewang nacquero i quadri di maggior valore artistico e storico che ora possiede la chiesa di Bellizzi.
Uno dei quadri di Pausewand, trovato casualmente nel 1998 nella soffitta del Sacro Cuore di Gesù a Bellizzi, raffigura proprio padre Beniamino. Questa tela è l’unica “testimonianza fotografica”, che ci permette di conoscerlo visivamente. Padre Miori ebbe molto a cuore l’istruzione religiosa e civile dei suoi “parrocchiani”, offrendo la sua opera quale maestro elementare. Tre anni di vita tra stenti e privazioni di ogni genere gli furono fatali. Colpito da polmonite fulminante, morì il 23 maggio 1946 all’ospedale di Salerno.
I suoi funerali furono concelebrati dai confratelli Stimmatini e dal cappellano militare tedesco e alleato, in mezzo ad una folla di italiani, tedeschi e alleati. Giuseppe Rinaldi di Farinia presentò, nel settembre del 2017, nella chiesa parrocchiale di Vezzano, la figura di padre Beniamino, evidenziando «la testimonianza eroica di un gigante delle fede e della carità, che merita di essere elevato agli onori degli altari. Tanti a Farinia sono convinti che lui sia un santo». E.Z.