Le memorie restituite dall’archivio comunale

Faedo. La sera di Santo Stefano buona parte della comunità locale ha assistito alla presentazione del libro “Faedo: album dei ricordi” e all’inaugurazione delle tre sale espositive allestite negli...



Faedo. La sera di Santo Stefano buona parte della comunità locale ha assistito alla presentazione del libro “Faedo: album dei ricordi” e all’inaugurazione delle tre sale espositive allestite negli spazi al secondo piano del municipio. Due progetti in pentola da molto tempo, in vista anche dell’accorpamento, dal primo gennaio, con il Comune di San Michele all’Adige.

La vicesindaco

«L’idea di queste sale espositive è nata dopo che i Beni Culturali della Provincia hanno riordinato il nostro archivio storico comunale, recuperando della documentazione secolare - ha detto nell’introduzione Viviana Brugnara, vicesindaco, ideatrice e curatrice del progetto -. Per me era importante dar luce ad alcuni di questi documenti e condividere il senso della storia di questa comunità». La vicesindaco ha poi spiegato che i documenti in esposizione sono stati scelti in base all’antichità e alla rappresentatività storica. Una storia ricostruita con l’esposizione di alcuni documenti originali, presi dall’archivio storico comunale. Sulla parete della prima sala è stata dipinta una linea del tempo, per accompagnare il visitatore attraverso i passaggi significativi della storia del paese, inserita nella grande storia. La seconda sala racconta la costruzione della nuova chiesa, il potenziamento dell’acquedotto e dell’impianto di illuminazione e la costruzione della strada e della scuola. Nella terza sala sono esposti alcuni oggetti e documenti del secolare corpo dei vigili del fuoco volontari e della centenaria banda sociale.

«Credo che ricostruire questa memoria collettiva sia un atto dovuto a chi ci ha preceduti e a chi verrà dopo di noi - ha aggiunto Brugnara -. La gestione delle sale è affidata alla Pro loco e verranno aperte su richiesta. Mi auguro che questo progetto non si limiti a queste tre sale espositive, spero ci siano persone interessate a questa storia, con la passione di dare vita ad un progetto di valorizzazione». Un auspicio condiviso dal direttore del Museo Storico Trentino Giuseppe Ferrandi, che ha ribadito l’importanza di mantenere viva la memoria collettiva di una comunità.

Il libro di Filippi e Donatini

Foto, immagini e cartoline più o meno recenti (le migliori sono state proiettate durante la serata) trovate nell’archivio pubblico o donate da locali, sono il contenuto del libro ideato già 8 anni fa e ora portato a termine da Giorgia Filippi e Daniele Donatini. Un grande lavoro di ricerca, distribuito a tutte le famiglie di Faedo, per tracciare visivamente in poco meno di 250 pagine i cambiamenti nella comunità e nei dintorni. D.B.













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