Lavis, i corsi per adulti che non si arrendono mai
Le scuole medie da otto anni sono un centro di apprendimento permanente Lingue straniere, storia locale o competenze digitali: le iscrizioni sono aperte
LAVIS. Inglese o tedesco, competenze digitali o storia locale, ma anche italiano per stranieri. Si aprono domani le iscrizioni ai corsi per adulti della scuola media di Lavis.
Sono ormai 8 anni che l’istituto cerca di uscire dai confini dei classici programmi scolastici per ragazzi, diventando una sorta di punto di riferimento locale per la formazione senza più limiti di età. Ogni anno ci sono delle novità e la più importante per il 2018 è l’ingresso del Comune di Nave San Rocco fra i partner dell’organizzazione, accanto alla presenza storica di Lavis e Zambana. Il motivo è evidente: la fusione fra Zambana e Nave San Rocco nel nuovo Comune di Terre d’Adige è ormai alle porte e non è da escludere che in un futuro – più o meno prossimo – si arriverà ad abbracciare anche Lavis.
Ma questo è un discorso politico che forse poco c’entra con il vero obiettivo dei corsi per adulti: quello che l’Unione europea chiama il “lifelong learning”, l’apprendimento permanente. La traduzione di questo concetto in parole più semplici è anche il titolo dell’iniziativa: “C’è sempre tempo per imparare”. La cultura in fondo è un punto di partenza indispensabile anche per l’integrazione e per immaginare una svolta nella propria vita. Oppure anche solo per prendersi lo sfizio di conoscere qualcosa di nuovo. Lo sanno bene gli stranieri che ogni anno prendono parte al corso base di italiano e che provano così, partendo dalla lingua, a costruire la propria integrazione (e a Lavis i residenti stranieri sono quasi il 10% del totale).
Ma c’è un altro linguaggio, in questo caso internazionale, che è importante conoscere: quello digitale. È un piacere per chi cerca di superare i confini fra le generazioni, imparando finalmente a usare come si deve social network e smartphone. Ma può diventare una competenza ancora più importante per chi cerca un nuovo lavoro. «Così la scuola diventa motore di crescita culturale per l’intera comunità del territorio di riferimento – spiega il dirigente scolastico Stefano Chesini –. Continuare a imparare è la condizione necessaria per sviluppare nuove competenze da utilizzare nella vita quotidiana e per esercitare in modo consapevole il diritto di cittadinanza. Ciò può favorire da una parte l’inclusione sociale e, dall’altra, l’aggiornamento di requisiti per consolidare la propria occupazione».
I costi sono diversi, si va dai 20 euro per il corso di italiano ai 120 per inglese e tedesco. Ci si può iscrivere da domani a venerdì nella segreteria della scuola (il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11 alle 13, il martedì e giovedì dalle 17 alle 19). Ma c’è di più. La scuola sperimenterà anche un innovativo “Osservatorio permanente”, il primo in tutta la provincia. Attraverso una serie di incontri, la scuola cercherà di intercettare i bisogni di adulti, associazioni, gruppi e realtà del territorio: sulla base delle esigenze costruirà nuovi percorsi di formazione. Diventando insomma sempre di più la scuola del paese, di tutto il paese.