Terlago. Riapre oggi la scuola provinciale dell’infanzia di Terlago, che sarà frequentata da 16 bambini, 30,18% dei 53 attualmente iscritti. L’apertura è giornaliera e si protrarrà fino al 31 luglio, con orario: 8-15. Saranno garantiti: merenda e mensa preparate in loco e il trasporto per i bambini provenienti da Covelo e Monte Terlago, con la presenza di un’accompagnatrice. L’ingresso dei bambini sarà scaglionato e distanziato di cinque minuti uno dall’altro.

In vista della riapertura le insegnanti hanno svuotato le aule ed eliminato tantissimi giochi: quelli utilizzabili da ogni gruppetto di bambini verranno, al termine delle lezioni, sanificati. I bambini più piccoli avranno a disposizione due insegnanti, spazio aula fisso, stesso bagnetto e stesso lavandino. Le insegnanti si trovano ad operare in una situazione dove “il pensiero pedagogico, pur essendo quello prescritto dagli ordinamenti dell’attività educativa per le scuole per l’infanzia, risulta un po’ carente, in questo particolare contesto operativo, che è più di parcheggio, che di completa attività didattica e socioeducativa”. Il protocollo previsto crea un “distacco” dei bambini dalle loro insegnanti e dei bambini tra di loro. Sarà un modo di far scuola che non può valorizzare appieno il progetto socio-educativo delle insegnanti ed un’incognita per i bambini abituati ad un rapporto diverso con gli altri compagni, con le insegnanti, con la realtà scolastica. Merita di essere evidenziato il progetto “Lontani, ma vicini”, che le insegnanti della scuola provinciale dell’infanzia di Terlago hanno attivato a partire da marzo. Il progetto ha condiviso ogni giorno, alle 9, con le famiglie e i bambini iscritti video e letture proposti dalle insegnanti. Vi ha partecipato anche il personale ausiliario: il cuoco presentando ricette culinarie e le ausiliarie leggendo piccole storie a più voci. Sono stati ben 104 i video realizzati: molto apprezzati da bambini e famiglie che li hanno commentati in modo molto positivo e toccante. Altri video sono in cantiere per salutare e dialogare con i bambini che non frequenteranno in questo periodo la scuola. Le insegnanti sono preoccupate e si augurano che il brutto ricordo dei bambini di quest’ultimo periodo di isolamento non pregiudichi il loro futuro.