Il maestro Marcello se ne va in pensione
Mezzolombardo, ha insegnato per 43 anni: «I bambini non sono cambiati, le famiglie invece sì»
MEZZOLOMBARDO. Il "Maestro Marcello" va in pensione. Marcello Bebber, classe 1955, da 43 anni maestro elementare, dal 1984 titolare della cattedra di insegnamento nella scuola elementare "Darwin" di Mezzolombardo, suo paese di nascita e nel quale da sempre risiede, è arrivato alla fine della sua carriera lavorativa. A partire dal prossimo primo settembre sarà in pensione.
Una vita passata ad insegnare l'abc agli "scolari" (e alle "scolare") della borgata rotaliana. «Ho iniziato il mio lavoro come maestro unico - afferma Marcello Bebber - e con il tempo sono stato affiancato da altri colleghi nel cosiddetto insegnamento a modulo, in cui le varie materie sono suddivise tra vari insegnanti. Da molti anni io insegno matematica e scienze, ma ho anche fatto lezione di educazione motoria e musicale». La scuola negli anni di insegnamento di Marcello Bebber è ovviamente cambiata tantissimo, cambiamenti dei quali lui è memoria storica. «In realtà i bambini sono sempre bambini, sia quelli di allora che quelli di oggi - sottolinea Bebber – hanno la stessa curiosità e la stessa voglia di imparare. Sono invece cambiate molto le famiglie, mancano determinate sicurezze e il rapporto con i genitori è diverso. Devo però dire che mai è mancato, almeno per quello che mi riguarda, il rispetto reciproco».
E la presenza attuale di tanti bambini di origine straniera ha portato problematiche? La risposta di Bebber è sintomatica: «Accanto a una ricchezza dovuta alle differenze culturali, dalla quale tutti possiamo trarre beneficio e questo ai miei alunni e alle loro famiglie è sicuramente successo, non si può negare che i ritmi scolastici hanno risentito di difficoltà che io ritengo logiche ma superabili. La mia esperienza è stata comunque sempre tutto sommato positiva. D'altra parte ritengo che è proprio compito della scuola, dalle materne in poi, favorire l'integrazione».
Gli episodi, gli aneddoti accaduti in questi anni di insegnamento sono tantissimi e il maestro Marcello li ricorda tutti con piacere. «Incontro spesso miei ex alunni ed alunne, oggi adulti, e mi fa immenso piacere salutarli e fermarmi a parlare con loro. Conosco il loro lavoro attuale e saperli ben inseriti nella società, qualunque professione esercitino, è una soddisfazione. Qualcuno di loro ha seguito la strada dell'insegnamento, sono diventati miei colleghi e c'è chi, come Silvia Roncador, è addirittura maestra nella mia stessa scuola. Di alcuni miei ex alunni sono stato insegnante anche dei lori figli».
Adesso è arrivato il tempo della meritata pensione. «Fin da piccolo – conclude Bebber - volevo fare il maestro, quindi pur nelle ovvie difficoltà del quotidiano per me è sempre stata una gioia poter vivere questa missione, questo rapporto quotidiano con bambini e bambine ai quali spero di aver dato un contributo positivo per la loro crescita umana e intellettuale». Che il ruolo del maestro elementare sia importante è un dato di fatto, perché anche uno scienziato inizia a studiare partendo dai fondamentali che gli vengono insegnati all'asilo e alle elementari.