I camionisti che “portano” la val di Cembra sulle strade d'Italia, Austria e Germania
Maxiserigrafie con immagini suggestive del territorio sui cassoni dei mezzi di Michele e Sergio Sartori
CEMBRA. Amore e riconoscenza verso la propria valle: è per questo che Michele e Sergio Sartori hanno deciso di promuovere la Val di Cembra con delle serigrafie dedicate, grandi come la parte posteriore di sei casse degli otto mezzi che costituiscono la flotta della Emme Esse Trasporti. Man mano che verranno sostituite, tutte le nuove casse avranno una nuova serigrafia.
Un'altra particolarità. Ogni camion ha sul frontale un ferro di cavallo dipinto di giallo: “Agli inizi dell'attività trasportavamo legna – racconta Michele – che andavamo a prendere a Fortezza. Trovammo un deposito di ferri per muli e ne portammo a casa. A Verla il “Bau della Not” che era il soprannome che in paese era stato dato a Enrico Simoni, papà di Gilberto il ciclista, ne fissò uno sul camion».
Interviene Martino, il fondatore dell'azienda: «Solo che lo mise all'insù e “mi dei corni non ne voi”, l'ho capovolto e da allora lo abbiamo messo su tutti i camion». Anche se la sede oggi è a Lavis ed il lavoro porta in giro per tutta Italia, il cuore è restato in Val di Cembra dove tutto è cominciato quasi trent’anni fa.
L'idea delle serigrafie? “Alla Val di Cembra non manca nulla, solo che è poco conosciuta ed è anche una valle nelle quali le tradizioni sono rimaste, cosa potevamo fare per dare una mano? Abbiamo visto che su molti camion ci sono degli spazi pubblicitari ed allora abbiamo pensato di fare altrettanto”.
Senza nessun aiuto economico? “Per la verità subito avevamo chiesto a Comune e Apt se erano interessate a mettere il loro marchio, ma non hanno creduto nel nostro progetto ed allora abbiamo deciso di fare da soli, quello che conta è far conoscere la Valle”.
Ed ecco che sui posteriori dei camion, che viaggiano in Italia ma anche in Austria e Germania, sono in bella vista il Roccolo del Sauch, una veduta di Verla di Giovo del 1890, un'altra sempre di Verla dei giorni nostri, un momento della vendemmia degli anni ‘50, non poteva mancare la tradizionale Festa dell'Uva e per concludere la Chiesa di San Floriano. Immagini suggestive che però rendono l'idea dell'atmosfera che si vive in Val di Cembra e che la famiglia Sartori vuol far conoscere.