Gestioni associate, dimissioni sul tavolo 

I sindaci della sinistra Avisio in val di Cembra parlano di «limitazioni che rendono difficili le attività amministrative»


di Fernando Valcanover


VALLE DI CEMBRA . I sindaci dei Comuni della gestione associata di Segonzano, Sover e Albiano, della sinistra Avisio della valle di Cembra, riuniti nella gestione associata, minacciano le proprie dimissioni. La causa? Proprio le gestioni associate. I tre sindaci oggi, in una conferenza stampa, al palazzo della Regione, presentano le proprie ragioni e le necessità che limitano e rendono difficili le attività, amministrative in particolare. La decisione è stata presa nell’incontro delle tre giunte comunali, nel quale è si è parlato anche di arrivare alle dimissioni delle tre amministrazioni. Della gestione associata fa parte anche Lona Lases, che da ottobre è gestito da un commissario straordinario, in attesa delle elezioni di maggio.

Al sindaco di Segonzano Pierluigi Villaci, comune dal quale è venuto il comunicato, abbiamo chiesto i temi che saranno oggetto della conferenza stampa. «Il discorso che faremo è molto articolato e sarà molto forte, perché riguarda tutti i comuni della gestione associata della sinistra Avisio. Saremo presenti anche le nostre rispettive giunte, per dare maggior peso alla nostre prese di posizione, che interdiamo portare avanti, se non attese, anche con le nostre dimissioni. Nel corso dell’incontro parleremo anche della difficile situazione che sta vivendo il Comune di Sover, delle richieste alla Provincia di avere del personale che ci consenta di uscire dalle difficili situazioni che bloccano le attività rimaste finora senza risposta, dell’impossibilità di usare le risorse finanziarie per dare risposte alla nostra gente, di realizzare le opere necessarie, e altro ancora».

Il sindaco di Albiano, Erna Pisetta, conferma l’adesione a questa iniziativa partita da Segonzano che, come ha spiegato riguarda, pur non entrando nei dettagli, le gestioni associate dei quattro comuni, difficoltà di vario genere, amministrative e procedurali in particolare, per le quali si attendono chiarimenti e concrete risposte. Difficoltà che non riguardano tanto i rapporti intercomunali, bensì gli atti e da evadere relative alle competenze nei vari settori della pubblica amministrazioni, demandate per i quattro Comuni ad un singolo responsabile dell’ambito associativo. Problemi che in questi due anni hanno rallentato e penalizzato tante iniziative, segnalate da qualche sindaco e anche da assessori impegnati a avviare i progetti e a seguire quelli in atto da tempo cercando di contenere i ritardi.

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