Folla all’inaugurazione del nuovo teatro-oratorio
CEMBRA. Le note della fanfara, il calore dell'ultimo sole pomeridiano e soprattutto di tante persone che non hanno voluto mancare ad un appuntamento semplice ma molto importante: sono gli ingredienti...
CEMBRA. Le note della fanfara, il calore dell'ultimo sole pomeridiano e soprattutto di tante persone che non hanno voluto mancare ad un appuntamento semplice ma molto importante: sono gli ingredienti che hanno trasformato l'inaugurazione del nuovo teatro oratorio di Cembra Lisignago in una vera e propria festa alla quale ha partecipato, tra i molti, il presidente Maurizio Fugatti. «Un luogo come questo - ha detto il governatore - è il simbolo della capacità di aggregazione di questa valle e apprezzo che alla sua realizzazione abbiano contribuito non solo enti pubblici, ma anche privati. Qui giovani e meno giovani possono condividere e fare arte e cultura: ingredienti fondamentali per crescere in modo sano, equilibrato, educato. Un modo insomma per tenerci vicini ai valori di questa terra, abitata da gente che non ha paura di sporcarsi le mani perché crede nel lavoro e nell'impegno».
Il presidente della Provincia, associandosi a quanto detto poco prima dal sindaco Damiano Zanotelli, ha nuovamente espresso lo sbigottimento della comunità trentina per il barbaro assassinio del suo concittadino Antonio Megalizzi, una delle vittime dell'attentatore di Strasburgo: «Un giovane trentino che credeva nell'Europa e che nel cuore dell'Europa ha trovato la morte perché ha incontrato un pazzo sul suo cammino. Siamo vicini ai suoi familiari chiedendo con forza che questi fatti abbiano fine». Quello del presidente Fugatti è stato l'intervento di chiusura della cerimonia inaugurale alla quale hanno partecipato il parroco don Bruno Tomasi, il delegato vescovile don Marco Saiani, il presidente della Comunità, Simone Santuari, e poi ancora Laura Tabarelli, Martino Nicolodi e Carlo Deigiovannelli. Presenti in sala i consiglieri provinciali Alessandro Savoi, Alessio Manica e Ugo Rossi nonché rappresentanti della Cofas, del coordinamento teatrale trentino e delle bande. Momento commovente la consegna di un mazzo di fiori a Lorena Gaiger, vedova di Italo Piffer scomparso un anno fa dopo una vita dedicata al teatro.