Da Castel Madruzzo a Lasino mangiando e bevendo 

La Magnalonga. Sette le portate, dall’antipasto al dolce, servite in altrettante postazioni lungo strade e sentieri in mezzo a meli in fiori e vigneti. L’appuntamento è per mercoledì primo maggio


Mariano Bosetti


Valle dei laghi. Torna mercoledì 1° maggio la tradizionale “Magnalonga”, la passeggiata non competitiva che abbina la scampagnata fra i meli in fiore e vigneti con assaggi di piatti tipici locali in sette punti ristoro lungo il percorso. È sicuramente la manifestazione valligiana più datata, visto che si raggiungono quest’anno le 23 edizioni, e che continua la tradizione di quello spirito valligiano, sostenuto dalle forze del volontariato a partire dalle Pro loco, che aveva dato vita fra gli anni ‘60 e ‘80 alla grande manifestazione autunnale della “Settimana Folkloristica”.

Il percorso

L’itinerario si snoda, come nelle precedenti edizioni su stradine e sentieri che percorrono nella prima parte la cresta collinare della valle di Cavedine, per spostarsi poi nel ritorno sulle prime pendici del Bondone; nel corso degli anni si è ridotto il numero dei pasti e delle specialità nostrane (ad esempio le zuppe di verdure o “l’orzét” – le uova sode, …) per non appesantire questa passeggiata di una decina di chilometri.

Orzo al castello

La partenza da Castel Madruzzo con una tazza di caffè d’orzo (una decina d’anni fa veniva tostato in loco da nonna Anna) in direzione della chiesetta di S. Siro, dove si gusterà un antipasto a base d’insaccati e grana trentino accompagnati da un buon bicchiere di Nosiòla. Si sale quindi tra i vigneti collinari, toccando anche alcuni siti d’interesse storico-archeologico (la “Cosìna” – graffiti rupestri – la “Carega del diaol”, …), fino alla località Fabian dove si gusterà il primo a base di gnocchi, annaffiati da un corposo bicchiere di Lagrein Dunkel. Si ridiscende quindi verso il parco giochi di Stravino, dove verrà servito il tipico piatto trentino: polenta e luganeghe con del buon Merlot.

Dessert al Mas

Un ultimo strappo fra faggi secolari per raggiungere il “Mas dei Mongidori” per il dessert con la crostata ed un Moscato dolce ed infine la discesa verso Lasino, dapprima con una breve sosta all’azienda agricola “Dosila” (yogurt e fragole) e quindi il caffè in piazza a Lasino col “resentin finale” a base di grappe di Santa Massenza.

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