Auto al posto  dell’orto dei frutti dimenticati

Mezzolombardo. Il consiglio comunale in maggio ha approvato il cambio di destinazione di una zona boschiva posta lungo la strada verso la Toresela, necessario per poter costruire un parcheggio, al...



Mezzolombardo. Il consiglio comunale in maggio ha approvato il cambio di destinazione di una zona boschiva posta lungo la strada verso la Toresela, necessario per poter costruire un parcheggio, al costo di 200.000 euro, che servirà agli escursionisti che si recheranno alla ferrata della Val del Rì, opera già deliberata per una spesa di 880.000 euro e che andrà costituire una tappa del circuito formato con le ferrate Giacomelli di Mezzocorona e Rio Secco di Cadino.

Il luogo del futuro parcheggio, prima inserito nel Prg come “verde di protezione”, ha cambiato destinazione d’uso con i voti della maggioranza, mentre l’opposizione, Pd e Uniti per Mezzolombardo, hanno espresso voto contrario per diverse ragioni. L’area ospita il “Giardino dei frutti dimenticati”, un campo sistemato nel 2017 dal Servizio Ripristino con una spesa di 236.000 euro, che avrebbe dovuto accogliere alberi da frutto di antica specie, piantati e curati dal Comune in collaborazione con l’Istituto di S. Michele all’Adige. L’obiettivo era farne uno spazio didattico, con un esempio di coltivazione della terra diverso rispetto a quelli specialistici attuali, riportando alla memoria le conoscenze della tradizione contadina. Il progetto non ha avuto lo sviluppo previsto, il terreno appare incolto. «Occupare questa area con un parcheggio - afferma Luigi Rossi del Pd -, oltre a distruggere un costoso lavoro concluso da poco, è un’invasione dell’ambiente boschivo che andrebbe lasciato il più possibile libero dalle auto». Inoltre dista pochi metri da piazza San Giovanni, dove a breve sarà pronto un nuovo parcheggio: «Non credo che un escursionista si scoraggerebbe per pochi metri in più di camminata!» Ma la giunta ha forti aspettative rispetto ad una potenziale alta frequentazione della ferrata e ha preferito ampliare l’offerta di posti auto fuori dalla piazza. La Provincia a sua volta ha già risposto positivamente alla deroga urbanistica rinnegando il progetto avvallato dall’ex giunta provinciale. Intanto il Pd ha posizionato un gazebo per far conoscere la questione alla popolazione: «Per contrastare questa operazione, l’unica sarebbe il referendum ma, visto il comportamento avuto dalla maggioranza sui tigli di via Degasperi, appare poco proponibile». A.T.













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