Alla “scuola senza zaino” i bambini non copiano mai 

È partita a Fai della Paganella la prima esperienza trentina di questo metodo didattico, che sviluppa sia la capacità di collaborazione sia l’autonomia  


di Rosario Fichera


FAI DELLA PAGANELLA. Era già stato annunciato nei mesi scorsi e con l’inizio del nuovo anno scolastico è partito ufficialmente: si tratta del progetto “Scuola senza zaino”, sperimentato per la prima volta in Trentino nella scuola primaria di Fai della Paganella dell’Istituto comprensivo Mezzolombardo-Paganella, diretto da Andrea Bezzi.

L’iniziativa è stata presentata giorni fa, nei suoi diversi aspetti, ai genitori degli alunni della prima classe che seguono questo innovativo e rivoluzionario metodo d’insegnamento, adottato già con successo in Italia in 220 istituti comprensivi e 400 scuole.

Per il Trentino invece è un vero e proprio debutto, ma a giudicare dall’interesse che sta già riscuotendo, si prevede un futuro roseo per questo nuova metologica didattica che supera l’aula tradizionale, con una nuova organizzazione degli spazi, puntando sul senso di responsabilità dell’alunno in modo d’aumentare la sua autonomia gestionale e le capacità relazionali.

A spingere per l’adozione di questo metodo d’insegnamento sono state le insegnanti della scuola primaria di Fai della Paganella, in collaborazione con il Comune che ha curato gli aspetti legati agli arredi richiesti per lo svolgimento delle lezioni.

Nel corso dell’incontro con i genitori, l’insegnante Claudia Mion, fiduciaria per la scuola primaria, ha spiegato come si sarebbero svolti i primi giorni di scuola dei bambini della classe prima. Il dirigente Andrea Bezzi e il presidente dell’associazione che raggruppa le scuole “senza zaino” in Italia, Marco Orsi, si sono poi soffermarti sugli obiettivi dell’iniziativa, illustrando i risultati positivi ottenuti in altre regioni, tra le quali l’Emilia Romagna e la Toscana. Presente all’incontro anche la vicesindaco di Fai della Paganella, Mariapia Tonidandel, il cui comune, oltre agli arredi, fornirà ai bambini le cosiddette “borse senza zaino”.

In particolare la classe sarà organizzata in piccoli gruppi di lavoro, anche se il lavoro individuale rimarrà comunque fondamentale. Naturalmente niente più compiti a casa, con l’attività concentrata a scuola, in un ambiente totalmente diverso dall’aula tradizionale, con una nuova organizzazione degli spazi, la creazione di un’unica grande area di lavoro, con spazi distinti con tavoli, agorà, mini laboratori.

Numerose le domande e le curiosità dei genitori a cui hanno dato risposta gli esperti, come quella se la disposizione dei banchi a penisola possa incentivare l’alunno, anche senza volerlo, a copiare dal compagnetto accanto. Ma la rassicurazione è arrivata anche sotto questo aspetto: nella scuola senza zaino al bambino che accresce la sua autonomia gestionale non serve copiare.















Scuola & Ricerca

In primo piano