A Cembra gli studenti cambiano aula ogni lezione 

La scuola si trasforma. Alle medie gli spazi non sono più divisi per classi. Sono i ragazzi  a spostarsi per raggiungere il docente, che avrà un proprio ambiente specifico e attrezzato 


DANIELE ERLER


Cembra. Le scuole medie di Cembra, Giovo e Segonzano iniziano il 2020 con una novità: non ci sarà più l’aula tradizionale, con gli spazi divisi fra le singole classi. Ogni aula sarà invece dedicata a una singola materia: saranno dei veri e propri laboratori disciplinari. Gli alunni si sposteranno dunque, ogni ora, per avventurarsi nelle varie aule. Per chi è meno avvezzo alle cose di scuola, questo scenario fa pensare ai film o ai libri, soprattutto a quelli inglesi. Harry Potter, per esempio, passava da un’aula all’altra del castello di Hogwarts, per imparare gli incantesimi o le pozioni. In effetti, all’estero questo è un modello già diffuso. Nella scuola trentina invece è una novità all’avanguardia.

Ma quali vantaggi porta la novità? A Cembra ci spiegano che «si tratta di un nuovo assetto che traduce in fatti il principio pedagogico dello “spazio d’apprendimento flessibile”». La configurazione tradizionale prevede che siano i docenti a ruotare da una classe all’altra. Gli studenti, invece, trascorrono la maggior parte del tempo scuola nella stessa stanza. «Questo modello ora viene rovesciato. Il vantaggio di una ridefinizione di questo tipo è duplice: il docente non avrà più un luogo indifferenziato da condividere con i colleghi di altre discipline. Così potrà disporre di un ambiente allestito in funzione delle specificità della disciplina che insegna. Gli alunni invece potranno spostarsi da un’aula all’altra in piena autonomia, entrando negli spazi adeguatamente definiti e dotati dei supporti necessari per un ambiente d’apprendimento innovativo e collaborativo».

Ovviamente la novità si accompagna a una maggiore flessibilità nell’arredo delle aule. Con mobili componibili, in grado di creare l’ambiente in funzione della metodologia didattica impiegata. Il resto è fatto dalla dotazione tecnologica informatica. Non c’è solo la lavagna multimediale, la cosiddetta Lim. Sono stati acquistati laptop, notebook, tablet, software e altre strumentazioni per lo sviluppo della competenza di cittadinanza digitale.

La fase ideativa è iniziata a primavera 2019. Docenti e personale amministrativo hanno lavorato a stretto contatto per l’individuazione degli spazi e degli arredi necessari, nel rispetto delle norme sulla sicurezza.

L’aspetto legato alle tecnologie è stato coordinato dall’animatrice digitale mentre la dotazione delle aule disciplinari, in termini di supporti e materiali, ha richiesto diversi confronti nei dipartimenti. Il progetto è stato quindi presentato agli enti territoriali locali, a partire dai Comuni e Comunità di Valle. Loro hanno garantito sostegno finanziario e consulenza progettuale.

L’iniziativa è stata condivisa con le famiglie attraverso il Consiglio dell’Istituzione Scolastica e la Consulta dei genitori e attraverso incontri aperti a tutti i genitori nei singoli edifici scolastici. Anche gli alunni sono stati gradualmente introdotti al nuovo assetto organizzativo, in termini di condivisione del progetto e di spostamenti autonomi tra le aule disciplinari.















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