La risposta di Fugatti al proiettile: “le minacce non cambiano le decisioni”
Il presidente della Provincia preoccupato per l’aumento della tensione, ma la posizione rimane la stessa: “le decisioni vengono prese per il bene comune”. Il supporto sul tema arriva anche dal parlamento
TRENTO. La risposta di Maurizio Fugatti, presidente della Provincia, non è mancata: “Sono fatti che amareggiano, non c'è dubbio, ma chi fa un lavoro come il mio li mette in conto”.
”Non spostano di un millimetro le decisioni prese, la linea adottata e l'impegno che ci stiamo mettendo perché sono consapevole che chi governa deve prendere decisioni per il bene comune, anche se c'è sempre chi dissente”, ha commentato poi sulle minacce ricevute – ovvero un proiettile firmato “animal right militya".
Fugatti si è detto poi “preoccupato più per l’aumento del livello di tensione, perché non fa mai bene alla democrazia quando si scivola sul piano delle minacce, per lo più anonime”.
Il ringraziamento, infine, è stato espresso verso tutti quelli che hanno espresso solidarietà. Non si tratta di un unicum, in quanto un proiettile gli era già stato spedito il maggio dello scorso anno: per la “questione orsi”, Fugatti era anche finito sotto scorta nel 2021.
La solidarietà è arrivata anche dalle parlamentari trentine della Lega, Vanessa Cattoi ed Elena Testor: "Gesti vili come questo vanno condannati senza se e senza ma, ci auguriamo in maniera bipartisan. Se qualcuno crede di poter intimidire la Lega con atti deplorevoli e contro la democrazia, si sbaglia di grosso. Siamo certi che i responsabili saranno assicurati al più presto alla giustizia"