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La nuova tv digitale in Trentino: da oggi al 23 febbraio la risintonizzazione

La riassegnazione dei canali inizia nella valle del Chiese e terminerà nella valle dell’Adige. Ecco tutte le date, zona per zona 



TRENTO. Da oggi, 4 febbraio, si apre in Trentino l’era della nuova Tv digitale. Fino al 23 febbraio è prevista sull’intero territorio provinciale la riassegnazione (refarming è il termine tecnico) delle frequenze televisive alle emittenti locali e nazionali.

Le nuove frequenze consentiranno la ricezione dei canali in alta definizione e, in prospettiva, l’adozione definitiva del nuovo standard Dvb-T2. Le attuali frequenze saranno invece dismesse e riassegnate alla nuova rete mobile 5G.

Il programma, deciso dal ministero dello Sviluppo economico (Mise), prevede inizialmente due interventi locali, in allineamento con gli impianti della Lombardia: il 4 febbraio, il cambio di frequenze nel Comune di Bondone, in valle del Chiese, per poi passare a Vermiglio, in alta val di Sole, nella giornata dell’8 febbraio.

Il refarming entrerà nella fase massiva il 14 febbraio con l’alta val di Non (Cles) e la val di Sole (Malè), per poi continuare a cadenza giornaliera in tutte le aree del Trentino fino al 23 febbraio. 

“A 14 anni di distanza dal primo switch off - sottolinea l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli - la televisione digitale si appresta nel 2022 ad un nuovo cambiamento, con l’avvento dell’alta definizione. La Provincia autonoma di Trento, in accordo con il Mise, garantirà agli utenti trentini ed alle emittenti il supporto necessario per facilitare la transizione, anche grazie alla società di sistema Trentino Digitale, a cui fa riferimento buona parte dell’infrastruttura che ospita gli apparati per la diffusione del segnale sul territorio”.

Da qualche giorno è online il sito dedicato ai cittadini trentini - www.trentinoinrete.it/TVdigitale -, dove sono indicate le date, le aree interessate e gli aggiornamenti in tempo reale del cambio di frequenze (refarming). 

Dal 15 febbraio le prime aree interessate saranno le valli di Fiemme e Fassa, e la zona del Primiero.

Il giorno successivo, 16 febbraio, sarà la volta delle Giudicarie, val Rendena e valle dei Laghi, per poi passare il 17 febbraio all’alto Garda.

Il 18 febbraio toccherà alle valli di Non e Sole, e alla parte residuale della val Rendena.

Lunedì 21 febbraio, il piano del Mise prevede la riassegnazione delle frequenze in Valsugana, Vanoi e Primiero, a cui seguiranno il 22 febbraio la valle dell’Adige e la Vallagarina.

L’ultimo giorno di refarming delle frequenze sarà il 23 febbraio con l'omogeneizzazione della copertura televisiva in val di Non, valle dei Laghi e valle dell’Adige, con la copertura dell’altopiano di Lavarone e Folgaria, il territorio tra Mezzocorona e Roverè della Luna, e l’alta Valsugana.

“In queste settimane - spiega Paolo Modena, responsabile di Ei Towers in Trentino Alto Adige - abbiamo provveduto, grazie anche alle favorevoli condizioni meteo, ad adeguare tutti gli apparati. Si tratta di attività propedeutiche in grado di supportare l’avvento della nuova TV digitale.

La redistribuzione delle frequenze tra le emittenti radiotelevisive comporterà per i cittadini trentini la risintonizzazione dei canali che dovrà avvenire, per ogni singola area geografica e i Comuni interessati, il giorno stesso dell’intervento (tardo pomeriggio o sera). Per quasi tutte le Tv la procedura di risintonizzazione avviene automaticamente.

Nel caso il televisore di casa non preveda la funzionalità automatica, bisognerà risintonizzare manualmente i canali.

Per favorire l’adozione dei nuovi standard televisivi e l’adeguamento degli apparecchi più obsoleti, il Mise ha previsto due contributi statali: il Bonus TV – Decoder e il Bonus Rottamazione TV .













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