La morte di Marco Pantani: nuova indagine dopo le parole dell'ex pusher Miradossa
Alla commissione antimafia disse: “È stato ucciso: era perennemente alla ricerca della verità sui fatti di Campiglio”
RACCONTO L’UOMO: La storia in un film con le riprese in tribunale a Trento
BOLOGNA. La nuova indagine sulla morte di Marco Pantani, aperta dalla Procura di Rimini, prenderebbe spunto tra l'altro dall'audizione di Fabio Miradossa, che patteggiò nel 2005 una pena per spaccio legato alla morte del Pirata di Cesenatico, alla commissione parlamentare antimafia, a gennaio 2020, che poi l'ha segnalata ai pm.
"Marco è stato ucciso, l'ho conosciuto 5-6 mesi prima che morisse e di certo non mi è sembrata una persona che si voleva uccidere.
Era perennemente alla ricerca della verità sui fatti di Madonna di Campiglio, ha sempre detto che non si era dopato", le parole di Miradossa in un'audizione che poi è stata parzialmente secretata.
Tonina Pantani, che di recente si è rivolta a due nuovi avvocati, Fiorenzo e Alberto Alessi, ha quindi chiesto di essere ascoltata ed è stata sentita per due ore in Procura. "Mamma Tonina chiede di capire una volta per tutte se il figlio è morto per un mix di antidepressivi con la cocaina assunta precedentemente oppure se ci sono altri motivi", dice l'avvocato Fiorenzo Alessi.