corte dei conti

L’ex dirigente della Centrale unica di emergenza Luisa Zappini condannata a risarcire 170.791 euro

I giudici tributari hanno riconosciuto l'indebita retribuzione in assenza dal servizio e il danno d’immagine alla Provincia

LA VICENDA. L'arresto nel 2018: contestato l'uso dei permessi e dell'auto di servizio



TRENTO. La Sezione giurisdizionale della Corte dei conti di Trento ha condannato Luisa Zappini, ex responsabile della Centrale unica d'emergenza della Provincia di Trento, al risarcimento di 170.791 euro, per il danno erariale causato dalle false dichiarazioni e attestazioni della presenza in servizio, per le quali ha ottenuto indebita retribuzione, ed altri vantaggi patrimoniali connessi al servizio, oltre al danno all'immagine derivato dalla diffusione mediatica dei fatti penalmente rilevanti già accertati dal Tribunale di Trento.

La sentenza è stata depositata il 14 ottobre.

La sezione, accogliendo la ricostruzione della Procura regionale, che si è avvalsa delle indagini della polizia di Stato e della Guardia di finanza di Trento, ha accertato l'indebita percezione di retribuzione in ore di assenza dal servizio, di permessi retribuiti e di retribuzione accessoria per complessivi 15.851 euro (per gli anni 2015, 2016 e 2017), l'indebita percezione di rimborsi di vario genere (per 5.579 euro) e il danno all'immagine derivante dalla diffusione mediatica dei fatti di reato, per complessivi 81.143 euro.

Dal conteggio complessivo è stato tolto l'importo di 27.000 euro, già risarcito in sede penale. 

Nel 2020 Zappini aveva patteggiato un anno e sei mesi per truffa e peculato: l'accusa era di aver adoperato i giorni di permesso  (per assistere un parente malato) per andare alle Maldive e negli Stati Uniti.













Scuola & Ricerca

In primo piano