il rapporto

Istat: in Trentino il 70% della popolazione riesce a raggiungere l'ospedale più vicino in meno di 15 minuti

Secondo la consueta analisi dell’Istituto di statistica, in regione l’84,5%  delle persone vive in territori a minima fragilità



TRENTO. In Trentino-Alto Adige, così come in Emilia-Romagna e in Veneto, circa l'80% della popolazione vive in territori a minima o molto bassa fragilità (84,5% nel 2021 nel caso del Trentino-Alto Adige).

Un dato che si contrappone a quello di Calabria, Campania e Sicilia, dove è presente una quota elevata di persone che vivono in territori fragili, anche se nel triennio tra il 2018 e il 2021 si è osservato un miglioramento generalizzato e progressivo.

A delineare il quadro è il Rapporto annuale dell'Istat, che contiene anche alcuni dati disaggregati per regione e per aree geografiche, e che a livello nazionale delinea una ripresa del Pil ma anche un aumento delle povertà.

La fragilità è misurata attraverso un indice multidimensionale, denominato Indice di fragilità comunale (Ifc), che misura l'esposizione dei territori comunali ai rischi di origine naturale e antropica e alle condizioni di criticità connesse con caratteristiche demo-sociali della popolazione e del sistema economico-produttivo. Il Rapporto Istat valuta anche parametri come la vicinanza delle strutture ospedaliere ai centri abitati e il rapporto tra ospedali e popolazione.

Quest'ultimo nel 2019 in Trentino era di 1,29 struttura ospedaliera ogni 100.000 abitanti, a fronte di una media italiana di 1,08. A Bolzano il rapporto sale a 1,31. Per quanto riguarda l'accessibilità, in Trentino la maggior parte dei comuni dista quindici minuti o meno dalla struttura ospedaliera più vicina, e in generale quasi il 70% della popolazione riesce a raggiungere l'ospedale più vicino in meno di quindici minuti (o in quindici minuti).

Percentuali simili a quelle dell'Alto Adige. Una nota positiva si riscontra nel campo dell'accessibilità dei musei. Assieme a Puglia, Basilicata, Calabria, Marche, Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, la Provincia di Trento mostra una quota maggiore di musei intervenuti per facilitare l'accesso fisico e supportare la visita alle persone con disabilità rispetto ad altre regioni italiane. (ANSA). KEH













Scuola & Ricerca

In primo piano