Internet e social media, anche in Trentino Alto Adige in crescita gli episodi di cyberbullismo
I dati nell’annuale Atlante dell’Infanzia di Save The Children: secondo l’associazione, il 10% dei minorenni tra gli 11 e i 15 anni ha un uso problematico dei social media
TRENTO. Il 67,3% dei bambini e degli adolescenti trentini e il 62,7% di quelli altoatesini tra i 6 e i 17 anni utilizza internet, soprattutto con lo smartphone, tutti i giorni. Dati inferiori alla media nazionale che è del 73%. L’uso quotidiano degli smartphone tra i più giovani è invece del 65,9% in Italia mentre in regione la percentuale scende al 57% ed è la più bassa a livello nazionale.
Tuttavia, tra gli 11 e i 13 anni sono in aumento gli atti di cyberbullismo: in Trentino-Alto Adige gli adolescenti vittime di questi episodi sono il 13%, la seconda percentuale più bassa tra le regioni dopo la Valle D'Aosta (15% la media nazionale) mentre l'incidenza maggiore si registra in Campania e Sicilia dove si raggiunge il 16,2%.
Lo dicono i dati dell'Atlante dell'infanzia a rischio in Italia, dal titolo "Tempi digitali", diffusi oggi, 15 novembre, da Save the Children.
L'Atlante di Save the Children evidenzia che in Trentino-Alto Adige le ragazze e i ragazzi di 11, 13 e 15 anni che mostrano un uso problematico dei social media sono il 10% circa (10,1% a Trento, 10,8% a Bolzano, rispetto ad una media nazionale del 13,5%).
In generale in Italia sono soprattutto le ragazze a soffrirne e l'età più critica è quella dei 13 anni: tra le principali motivazioni dell'uso intensivo dei social media c'è quello di scappare da sentimenti negativi. Per quanto riguarda, invece, i videogiochi, la percentuale dei giovani di 11, 13 e 15 anni che ne fa un uso problematico si attesta al 23% a Bolzano e scende al 19% a Trento (il dato più contenuto in Italia, dove la media è del 24%): qui, a livello nazionale, sono però i ragazzi ad essere più esposti e l'età di maggiore esposizione, in questo caso, si abbassa a 11 anni.
In Italia il 76% delle scuole primarie e secondarie (statali e non statali) dispone di postazioni informatiche adattate alle esigenze degli alunni con disabilità, la provincia autonoma di Trento si distingue per una dotazione dell'88%, la più alta se confrontata con quella delle regioni italiane (la cui media si attesta al 75,9%), mentre a Bolzano solo la metà delle scuole risulta pronte in questo senso (52%).